Parlando di sogni

ciapasogni 2

(Un acchiappasogni può sempre servire)

Non rifiutare i sogni in quanto sogni.
Tutti i sogni possono
esser realtà, se il sogno non finisce.
La realtà è un sogno. Se sogniamo
che la pietra è la pietra, quello è la pietra.
A correre nei fiumi non è un’acqua,
ma è un sognare, l’acqua, cristallino.
Maschera i propri sogni
la realtà e dice:
«Io sono il sole, i cieli, l’amore».

Mai però se ne va, mai si allontana,
se fingiamo che sia più d’un sogno.
E viviamo sognandola. Sognare
è quel modo che l’anima
ha per non farsi mai sfuggire
quel che le sfuggirebbe se smettessimo
di sognare che è vero quello che non esiste.
Solo muore
un amore se non è più sognato
fatto materia e che si cerca in terra.

***

No rechaces los sueños por ser sueños.
Todos los sueños pueden
ser realidad, si el sueño no se acaba.
La realidad es un sueño. Si soñamos
que la piedra es la piedra, eso es la piedra.
Lo que corre en los ríos no es un agua,
es un soñar, el agua, cristalino.
La realidad disfraza
su propio sueño, y dice:
«Yo soy el sol, los cielos, el amor».

Pero nunca se va, nunca se pasa,
si fingimos creer que es más que un sueño.
Y vivimos soñándola. Soñar
es el modo que el alma
tiene para que nunca se le escape
lo que se escaparía si dejamos
de soñar que es verdad lo que no existe.
Sólo muere
un amor que ha dejado de soñarse
hecho materia y que se busca en tierra.

Pedro Salinas (Madrid, 1891-1951), da Il corpo favoloso. Lungo lamento, Passigli, 2015, raduzione di Valerio Nardoni

∞ ascoltando The Pines feat. John Trudell & Quiltman – Time Dreams https://www.youtube.com/watch?v=1AvlHWiMMaI

Self animator?

 

alzati e cammina ill maria Carluccio

Illustrazione di Maria Carluccio da https://www.instagram.com/carluccio7/

A volte sì, è proprio così:

 

A volte essere vivi richiede una violenza. Richiede
colpirsi maledirsi
richiede
vieni fuori una volta per tutte
richiede ora
smettila di lamentarti.
Come chi coglie – un gesto
attento minuzioso del dorso
della mano – un vino prezioso rovesciato sulla tovaglia
e salva – con
un po’ di avarizia –
qualche goccia almeno
e beve
e si ubriaca – se sbaglio
mi dico
non importa l’incidente
importa
la sua verità -. Come chi coglie
io dico
raccogli ciò che cade. Osserva come brilla
la rosa nelle tue viscere – anche la morte
esibisce una propria bellezza –
e zoppo muto cieco
e morto o risorto
cammina. Alzati
e cammina.

Ada Salas (Cáceres [Spagna], 1965), da Diez Mandamentos, traduzione di Anna Belozorovitch

ascoltando Sara Bareilles – Brave https://www.youtube.com/watch?v=QUQsqBqxoR4&list=RDpXVO0j-RUAY&index=21