Non dimenticare di cogliere la poesia ma (eventualmente) lascia perdere i poeti: questo è, semplificando, quello che si potrebbe dedurre dai brani riportati qui sotto. Sei d’accordo?
(…) A cosa serve la poesia? Con tutto il rispetto, amico, puoi chiedere a cosa servono il ditirambo, l’emistichio, lo strambotto, la rima baciata e così via, cloppete clocchete chchch… Puoi chiedere perfino a cosa servono i poeti. Ma a cosa serve la poesia, no. È procurato allarme, apologia di fascismo, istigazione a delinquere, insider trading, pesca di frodo, gioco delle tre carte. Tutto insieme.
Poesia è quello che potresti essere dopo la necessaria espiazione, cloppete clocchete chchch… (…)
Ennio Cavalli (Forlì, 1947), da Se ero più alto facevo il poeta, La nave di Teseo, 2019
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I poeti, amore mio, sono
degli uomini orribili,
dei mostri di solitudine, evitali
sempre, a cominciare da me.
I poeti, amore mio, sono
da leggere. Ma non fare caso
a quel che fanno nelle loro vite.
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Los poetas, amor mío, son
unos hombres horribles, unos
monstruos de soledad, evítalos
siempre, comenzando por mí.
Los poetas, amor mío, son
para leerlos. Mas no hagas caso
a lo que hagan en sus vidas.
Raúl Gómez Jattin (Colombia, 1945-1997)