A di Altrove

L’altrove è il luogo di tutte le possibilità, di quello che sarebbe potuto accadere o non accadere se…, di quello che forse, nel Qui, non accadrà mai. Altrove  è il posto giusto per le probabilità più improbabili. Sei mai stat*   Altrove?

***

La stazione

Il mio arrivo nella città di N. è avvenuto puntualmente.
Eri stato avvertito con una lettera non spedita.
Hai fatto in tempo a non venire all’ora prevista.
Il treno è arrivato sul terzo binario. È scesa molta gente.
L’assenza della mia persona si avviava verso l’uscita tra la folla.
Alcune donne mi hanno sostituito frettolosamente in quella fretta.
A una è corso incontro qualcuno che non conoscevo, ma lei lo ha riconosciuto immediatamente.
Si sono scambiati un bacio non nostro, intanto si è perduta una valigia non mia.
La stazione della città di N. ha superato bene la prova di esistenza oggettiva.
L’insieme restava al suo posto. I particolari si muovevano sui binari designati.
È avvenuto perfino l’incontro fissato.
Fuori dalla portata della nostra presenza.
Nel paradiso perduto della probabilità.
Altrove. Altrove. Come risuonano queste piccole parole.

Wislawa Szymborska, da Vista con granello di sabbia, Adelphi, 1998, traduzione di Pietro Marchesani

°ascoltando Rory Gallagher – A Million Miles Away  https://www.youtube.com/watch?v=JR-cMLa-Shw

(per altre lettere dell’alfabeto, puoi leggere qui: E) Alfabeto | La poesia non si mangia – Dove si parla di poesia e poesie (blog) (myblog.it))

Fili di possibilità

 

colori nel bosco

Camminare in un bosco e ritrovarmi tra fili di raso colorato (mossi dal vento) era una possibilità che non avevo proprio contemplato. Eppure…

I piedi hanno un grande arco
per disegnare il bordo del mondo
seguono le tracce dell’invisibile
lo disegnano.
Si stanno sempre avvicinando.
Pensano.
Lo spazio è zeppo di possibilità,
che tu dorma o sia sveglio
fermo o in movimento
l’aria ha le ruote e i piedi
ne seguono i profili,
lasciando la terra
ritrovando la terra.
Non domandarti mai dove vai
solo fallo bene.

Chandra Livia Candiani, da La domanda della sete, Einaudi, 2020

ascoltando Buffy Sainte-Marie – Starwalker https://www.youtube.com/watch?v=eU0fS0GA6Ek

No al disincanto (2)

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C’è sempre troppa salita per caricarsi sulle spalle anche il disincanto.

Invocazione

Che non cresca mai nelle mie viscere
quella calma apparente chiamata scetticismo.

Fugga io dal vizio,
dal cinismo,
dall’imparzialità di spalle contratte.

Creda io sempre nella vita
creda io sempre
nelle mie infinite possibilità.

Mi ingannino i canti delle sirene,
e la mia anima sia sempre un pizzico ingenua.

Che la mia epidermide non somigli mai
alla pelle di un pachiderma impassibile,
gelato.

Pianga io ancora
per i sogni impossibili
per gli amori proibiti
per le fantasie di bambina ridotte in frantumi.

Fugga io dal realismo incorsettato.

Si conservino sulle mie labbra le canzoni,
molte e molto rumorose e con molti accordi.

Nel caso in cui vengano tempi di silenzio.

°°°

Invocación

Que no crezca jamás en mis entrañas
esa calma aparente llamada escepticismo.

Huya yo del resabio,
del cinismo,
de la imparcialidad de hombros encogidos.

Crea yo siempre en la vida
crea yo siempre
en las mil infinitas posibilidades.

Engáñenme los cantos de sirenas,
tenga mi alma siempre un pellizco de ingenua.

Que nunca se parezca mi epidermis
a la piel de un paquidermo inconmovible,
helado.

Llore yo todavía
por sueños imposibles
por amores prohibidos
por fantasías de niña hechas añicos.

Huya yo del realismo encorsetado.

Consérvense en mis labios las canciones,
muchas y muy ruidosas y con muchos acordes.

Por si vinieran tiempos de silencio.

Raquel Lanseros, da Diario de un destello, Rialp, 2006

*ascoltando Wim Mertens – Struggle for pleasure  https://www.youtube.com/watch?v=pybqjwf8w8s

(No al disincanto -1- qui: https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2018/01/13/no-al-disincanto/)