Percorsi intrecciati

 

Sempre a piedi…

 

A piedi
mi toccò attraversare il sistema solare,
prima di trovare il primo filo del mio abito rosso.
Ho già il presagio di me stessa.
In qualche posto nello spazio è appeso il mio cuore,
faville si sprigionano da esso,
e l’aria si scuote,
verso altri smisurati cuori.

Edith Irene Södergran (San Pietroburgo, 1892 -1923), da Notturno ed altre poesie, Mauro Pagliai Editore

°ascoltando Vangelis – Rachel’s Song https://www.youtube.com/watch?v=NiNL4ibrmAA

Sotto la pioggia

pioggia

(Non servono ombrelli)

 

Il segreto degli abbracci
Sotto la pioggia
È una promessa
Per i giorni
Dove i ricordi sbagliano porta.

Edna St. Vincent Millay, (Rockland – Maine, 1892 -1950), da Edna St.Vincent Millay – Poesie, traduzione di Silvio Raffo, Crocetti Editore

♣ ascoltando Yann Tiersen – Le Matin https://www.youtube.com/watch?v=6Q71FZzZ61o&t=16s

Le risposte dei fiori

 

 casa rosa copia

Hai mai fatto una domanda a un fiore o a un albero?

Ti hanno risposto?


Dimmi, geranio del giardino
sai dove se n’è andata l’anima?
Il corpo assente
e le mie mani non riescono a ricamare i suoi ricordi.
Non so dove tu sia, anima mia
spero solo che tu vada di buon passo.
Non parlare con l’usignolo
perderesti il volo nell’ombra.
Non è ancora tempo
di incontrare l’albero dell’inizio.


Carmen Cristina Wolf (Caracas, 1950), da
Atavíos, Editorial El Pez Soluble,  traduzione di Silvano Bottaro

 

♣ ascoltando Joe Satriani – Wind In The Trees https://www.youtube.com/watch?v=0TO4ejwSzus

Il tempo

time goes by

Sarà anche un gran signore, ma intanto ride di noi e se ne va.

Che scriva lettere, che semini,
che bruci il pacciame a primavera,
mi pare che il tempo sia in mio potere,
e invece se la ride di me!
Ma non appena l’anelito della poesia
si posa sul piatto della bilancia
all’improvviso
divengono inaffidabili
financo gli orologi più precisi.
Il bocciolo sogna del futuro,
dalle pagine spira il passato
e sfugge, a me che l’inseguo,
il folle tempo sconfinato.

Tat’jana Bek (poetessa russa, 1949-20005), traduzione di Evgenij Solonovi e Gario Zappi

 

♥ ascoltando Fairport Convention – Who Knows Where The Time Goes?

Car* fotograf*…

fotografia

Se tu volessi far catturare in una foto il tuo essere più autentico,
che cosa chiederesti al/alla fotograf*?

Richiesta

Desidero una fotografia
come questa – vede? – come questa
in cui per sempre me la rida
come un vestito d’eterna festa.
Siccome ho la fronte buia
versi luce sulla mia testa.
Lasci questa ruga che mi presta
una certa aria di saggezza.
Non metta fondali di foresta
né di fantasia arbitraria.
No… in questo spazio che ancora resta
ponga una sedia solitaria.

Cecília Meireles (Rio de Janeiro 1901-1964)

♥ ascoltando Paul Simon – Kodachrome https://www.youtube.com/watch?v=qrRRhoS3KFk

“Cantami, o Diva…”

painting

Qual è la musa della tua creatività?

 

Dovrò dare una paghetta alla mia musa,
perché non smetta mai di amusarmi.
Se non mi amusa più che scusa trovo
per le mie commediole e pei miei drammi?

Patrizia Cavalli, da In questa chiara confusione, in Vita meravigliosa, Einaudi, 2020

ascoltando Joe Satriani – Mind Storm https://www.youtube.com/watch?v=sRDY3xHMoKc

Definisci “bellezza”

crocus nella neve 1

Che cos’è per te la “bellezza”?

 

Bellezza

Limpida,
l’acqua che scorre tra i sassi e il muschio
lambendo meandri e felci.
Impetuoso,
il fiume che precipita in cascate
sul palato della terra assetata.
Torrenziale,
la pioggia che spegne le braci della morte.
Pura,
la vita ostinata e piccina
al riparo sotto il manto di neve.

Carmen Yañez, da Senza Ritorno, Guanda Editore, 2020

ascoltando Josephine Foster – Little Life https://www.youtube.com/watch?v=iNewbeHiaW0

Fili di possibilità

 

colori nel bosco

Camminare in un bosco e ritrovarmi tra fili di raso colorato (mossi dal vento) era una possibilità che non avevo proprio contemplato. Eppure…

I piedi hanno un grande arco
per disegnare il bordo del mondo
seguono le tracce dell’invisibile
lo disegnano.
Si stanno sempre avvicinando.
Pensano.
Lo spazio è zeppo di possibilità,
che tu dorma o sia sveglio
fermo o in movimento
l’aria ha le ruote e i piedi
ne seguono i profili,
lasciando la terra
ritrovando la terra.
Non domandarti mai dove vai
solo fallo bene.

Chandra Livia Candiani, da La domanda della sete, Einaudi, 2020

ascoltando Buffy Sainte-Marie – Starwalker https://www.youtube.com/watch?v=eU0fS0GA6Ek

Adesso vola!

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Non permettere a nessuno di incatenarti a terra.
Ma soprattutto non permetterlo a te stess*

Non conosciamo mai la nostra altezza
finché non siamo chiamati ad alzarci.
E se siamo fedeli al nostro compito
arriva al cielo la nostra statura.

L’eroismo che allora recitiamo
sarebbe quotidiano, se noi stessi
non c’incurvassimo di cubiti
per la paura di essere dei re.

***

We never know how high we are
Till we are asked to rise
And then if we are true to plan
Our statures touch the skies –

The Heroism we recite
Would be a normal thing
Did not ourselves the Cubits warp
For fear to be a King

Emily Dickinson (Amherst, Massachussets, 1830-1886)

 

ascoltando Rodrigo y Gabriela – Electric Soul   https://www.youtube.com/watch?v=cbr03QhtWj4&feature=emb_title

La chiamano notte

notte mantello di stelle mantello buio notte e giorno

Quanto può essere lungo il mantello della notte?

Nella vita di tutti i giorni
porto il mio danno
come il piú segreto dei doni
un anello fiero
di non brillare
la pelle ustionata porto
come seta preziosa
filata nel tempo
dal buio operoso,
le mie stelle nere.
Non sperare in nessuno
che non sia sbucciato
fino al nocciolo asciutto
della memoria,
non credere alle lacrime
altrui, alla pietà sconnessa
dal faro dei fatti.
C’è uno sciame
intorno alla spaccatura,
le scintille del mantello
che corre con te,
la chiamano notte.

Chandra Livia Candiani, da La domanda della sete — 2016-2020, Einaudi, 2020

ascoltando John Petrucci & Jordan RudessIn the Moment https://www.youtube.com/watch?v=yq0C_NNJGH0&feature=emb_title