Disarmonie

La mancanza di armonia tra noi, umani, e l’ambiente che ci ospita  è purtroppo ancora una volta tragicamente evidente in questi giorni di alluvione in Emilia Romagna.  Sono disarmonie che dovrebbero insegnare qualcosa, prima o poi (e speriamo…; intanto speriamo che passi al più presto).

Passando dall’universale al particolare, può capitare a tutti di rotolare e arrancare dentro giorni disarmonici, che possono anche ripetersi ogni anno nello stesso periodo: magari veniamo influenzati dalla temperatura, da una luce particolare o da alcune atmosfere che richiamano in noi dei ricordi poco piacevoli.

Quali sono i tuoi giorni di dissonanza ricorrente?

***

Giugno
 
Torna a soffocarmi
il gelsomino
 
e vorrei rinascere
pietra
per pesare col mio corpo
su un circolo di terra:
insensibile
ai lombrichi
alle parole
al mondo,

finalmente.

Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Editore, 2020

°ascoltando  Ragtime – Igor Stravinsky – https://www.youtube.com/watch?v=DBaAxDhKza0

… “dove il tempo s’arresta”…

(Giugno è il mese dei gigli)

 

Il giglio della sabbia

il giglio della sabbia, lo conosci?
fragile più di ogni altro,
s’alza solo dove il tempo s’arresta,
lì, presso la scogliera immensa,
più d’un giorno non dura,
breve come il miraggio
della maga anche lei sola,
le bestie la cerchiano e le rupi,
brune ancelle nella sosta
tra il gioco della palla e i panni stesi
del fiore e di parole riempirono i canestri,
anche al naufrago appare
e lo consola

oggi che le nubi mi cerchiano
e i pensieri,
bloccato dentro l’auto
sull’Appennino
la grandine che scorre
contro i vetri,
donna a quel giglio
io ti vorrei accanto,
stenderci presso il fiore,
fissare il mare,
sull’acqua che ci fascia
il gabbiano non vola
non scorre il tempo

Umberto Piersanti (Urbino, 1941), da L’albero delle nebbie, Einaudi, 2008

°ascoltando Cat Stevens –  Lilywhite https://www.youtube.com/watch?v=qwp_8Rc0naM

Per questo…

ciliegiaSembra una fiaba antica, questa poesia:
versi delicatissimi per raccontare la vita.

Un frutto è sempre un bacio dentro l’altare del seme
e giugno ride e ride.
Più di febbraio e maggio
si fa sostanza. Per questo il ramo ha dormito.

Mariangela Gualtieri, da Senza polvere, senza peso, Einaudi, 2006

*ascoltando Angelo Branduardi – Il ciliegio https://www.youtube.com/watch?v=L4LmIT6HbIo