… “dove il tempo s’arresta”…

(Giugno è il mese dei gigli)

 

Il giglio della sabbia

il giglio della sabbia, lo conosci?
fragile più di ogni altro,
s’alza solo dove il tempo s’arresta,
lì, presso la scogliera immensa,
più d’un giorno non dura,
breve come il miraggio
della maga anche lei sola,
le bestie la cerchiano e le rupi,
brune ancelle nella sosta
tra il gioco della palla e i panni stesi
del fiore e di parole riempirono i canestri,
anche al naufrago appare
e lo consola

oggi che le nubi mi cerchiano
e i pensieri,
bloccato dentro l’auto
sull’Appennino
la grandine che scorre
contro i vetri,
donna a quel giglio
io ti vorrei accanto,
stenderci presso il fiore,
fissare il mare,
sull’acqua che ci fascia
il gabbiano non vola
non scorre il tempo

Umberto Piersanti (Urbino, 1941), da L’albero delle nebbie, Einaudi, 2008

°ascoltando Cat Stevens –  Lilywhite https://www.youtube.com/watch?v=qwp_8Rc0naM

Io sarò, tu sarai, …

Un giorno saremo altro (tu, che cosa?).

Un giorno
sarò albero e radice
sarò terra contesa.
Mi vorranno i vermi
i lombrichi le stelle
sarò cosa che cambia
chissà cosa diventerò.
Sarò fiore o montagna
o terra da cemento
per un buon palazzo
eppure un giorno ero vivo
e ho visto il mondo
eppure un giorno ero vivo
e ho visto il mondo.

Salvatore Toma (Maglie, 1951-1987), da Canzoniere della morte, 1999, Einaudi

°ascoltando  Buffy Sainte-Marie – Poppies https://www.youtube.com/watch?v=1fgEgcf5Qzg

 

Di che cosa hai bisogno?

alberi

Tu sai già di che cosa hai bisogno?

 

di che cosa hai bisogno? di un albero una casa di
misurare quanto grande quanto piccola la vita come essere umano
quanto grande quanto piccola quando guardi in su verso la chioma
ti perdi in bellezza verde fiorente
quanto grande quanto piccola pensi quanto breve
la tua vita la confronti con la vita degli alberi

hai bisogno di un albero hai bisogno di una casa
non una per te soltanto solo un cantuccio un tetto
di sedere di pensare di dormire di sognare
di scrivere di tacere di vedere l’amico
le stelle l’erba il fiore il cielo

Friederike Mayröcker (Vienna, 1924- giugno 2021), traduzione di Anna Maria Curci

• ascoltando Vashti Bunyan – Against the Sky https://www.youtube.com/watch?v=a3SxsVOBvDM

Petali

qui

XXII

Quando mi passò accanto velocemente,
l’orlo della sua veste mi sfiorò.
Dall’isola sconosciuta d’un cuore
venne improvviso un respiro caldo di primavera.
Fu un tocco fugace che svanì
in un momento, come il petalo di un fiore reciso
trasportato nell’aria.
Ma si fermò sul mio cuore come un sospiro
del suo corpo, come un sussurro dell’anima.

Rabindranath Tagore (1861, Calcutta-1941), da Lo splendore del canto, a cura di Brunilde Neroni, in “Poesia” n. 320 Novembre 2016, Crocetti Editore

*ascoltando Carlos Santana – Waves Within
https://www.youtube.com/watch?time_continue=7&v=VGbSw8dHR3w