Il posto giusto

Esiste il posto giusto?
O dipende tutto da noi: se siamo in pace con noi stessi, ogni posto è quello giusto?

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Dove

non ho mai trovato il dove
in cui non sentirmi fango
nemmeno ho mai intravisto
il senso – giusto, se il giusto esiste –
del mio muovermi tra la gente.
Verrà qualcuno a dirci dove
pensavo – immaginavo un cancello
ai confini di ogni età –
invece sono ancora qui e ti chiedo:
tu l’hai trovato un dove
che ti stia saldo attorno
come la montagna con i suoi alberi?
Tu le senti, le radici, respirare
dentro al sangue?

Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022

°ascoltando  Pat Metheny – A Map of the World – https://www.youtube.com/watch?v=byvV4uWNNkg

Talvolta

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Talvolta capisci le rotaie che non portano da nessuna parte”. Bella questa immagine: rappresenta perfettamente quella sensazione di stallo e sospensione… quando non riusciamo a capire da che parte vogliamo andare (e soprattutto non abbiamo voglia di andare). Probabilmente è inutile opporsi: prima o poi anche quello smarrimento passerà (tutto passa). Ritroveremo la direzione.

Talvolta sei
come la pioggia
che non cessa

Talvolta ritardi
perché pensi
di essere un treno

Talvolta avverti
di non sapere tutto
e ti basta

Talvolta
capisci le rotaie
che non portano
da nessuna parte.

Talvolta guardi
le nuvole
per non guardare
la gente.

Talvolta
sparisci
con la poesia

Esad Babačić (Lubiana, 1965), traduzione  di Jolka Milič (fonte www.filidaquilone.it)

*ascoltando Jeff Beck – Suspension https://www.youtube.com/watch?v=aTtZS3JPvCo