Sbagliare follia

Una foto "sbagliata"

Una foto “sbagliata”

“Ahi  vita mia”…

 

Il verme e il frutto

Io sono quello
che sbaglia tutto:
il verme il frutto.
Sbaglio l’amore,
sbaglio le ore
del batticuore.
Sbaglio a salire
sbaglio a discendere.
Sbaglio l’assenza
e la presenza.
 
Io sono quello
che sbaglia tutto:
sbaglio nel largo
e nello stretto.
Sbaglio a fuggire
sbaglio a stormire.
Sbaglio a morire
dove non sono.
 
Io sono quello
che sbaglia sempre:
sbaglio nel dare
e anche nel prendere.
Sbaglio a ferire
sbaglio a guarire.
Sbaglio a star solo
e in compagnia.
Ahi vita mia:
sbaglio follia.

Raffaele Carrieri (Taranto, 1905-1984), da Un doppio limpido zero – Poesie scelte 1945-1980, Interno poesia, 2023

°ascoltando  Edoardo Bennato – Un Giorno Credi 

Chi viaggia spedito e chi meno

 

camion epoca

Un applauso per gli spediti, ma due per gli incerti. Io la vedo così. E tu?

Voi che andate

Voi che andate sul retto filo
spediti e senza scalfitture.
Voi che andate dritto
non vedete cadere
non vedete salire.
Nulla sapete
delle pietre mal connesse
e meno ancora del verme
che freme tortuoso
sotto ogni passo.
Incerto nel vivere
incerto nel morire.

Raffaele Carrieri, da Fresco sul bruciato, in La giornata è finita, Mondadori, 1963

Disastri stellari

Ho fatto un disastro: sbadatamente ho rovesciato sui fogli tutta la boccetta dell’inchiostro di china.
Però, in quel cielo nero, ho visto una stella.
Cadente.
Dicono che si avverino i desideri.
Qual è stata una cosa bella che è nata da un tuo piccolo disastro?

Direzione opposta

E vidi, io vidi una stella
al di sopra dei tetti
attraversare i banchi di nebbia.
La vidi discendere
e prendere terra
in direzione opposta alla mia.

Raffaele Carrieri (Taranto, 1905-1984), da Fresco sul bruciato, in La giornata è finita, Mondadori, 1963

In alto e anche in basso

 

… né scrivania né carta…

La Poesia

La Poesia non è pazienza
e non è impazienza.
La Poesia non è scrivania
e tanto meno carta.
La Poesia è speranza.
Amata o disamata
produce gelo fuoco
e un certo vuoto
nel quale uno si riconosce
e un altro fugge.
La Poesia non è lana
per la testa fredda
e solo riscalda
la mano aperta.
La Poesia è un ponte
che sta per cadere
e mai non cade.
La Poesia è in alto
e anche in basso
dove crescono semi
fiumi e vermi.

Raffaele Carrieri (Taranto, 1905-1984), da L’ombra e il suo moto, in La giornata è finita, Mondadori, 1963

A lezione di musica

musica

Dove si impara a suonare la musica che abbiamo dentro?

Se avessi un violino
e lo sapessi suonare!
aperto, socchiuso
in un angolo scuro
sono pieno di musica
come un fiasco di vino

Raffaele Carrieri (Taranto, 1905-1984), da La giornata è finita, Mondadori, 1963

∞ ascoltando George Harrison – While My Guitar Gently Weeps (live) https://www.youtube.com/watch?v=oRyoG22bd7I

.

Uno così

light

Un angelo che salva da ogni groviglio:
chi non vorrebbe un angelo così?

Un angelo mi guarda

Ho un angelo che mi guarda
dietro la spalla stanca,
un angelo senza bilancia
che non pesa la mia giornata.
Un angelo che non mi condanna
quando la rosa ferisco
quando fuggo la speranza
quando batto la fronte
sulla pietra del disinganno
quando inganno la morte
con rondini di carta.
Ho un angelo che mi salva
dietro la spalla stanca.

Raffaele Carrieri (Taranto, 1905 – Pietrasanta, 1984), da La giornata è finita, 1963

*ascoltando Ben Harper – Waiting On An Angel https://www.youtube.com/watch?v=1ej4ZjMF0Ns