La vita, il vento

 

La vita che alla sfuggita abborracciava
la tempesta primaverile e proseguiva,
la vita – il vento dalle cento lusinghe
mai mantenute – che procedeva,
le sue cento imprese e il disastro
e proseguiva, la vita, il vento,
la vita, così dolce quando le aggrada.

André Frénaud (Montceau-les-Mines, 1907-Parigi, 1993), da Non c’è paradiso, 1962, traduzione di Ornella Sobrero

*ascoltando  Cat Stevens – The Wind https://www.youtube.com/watch?v=W4-IZTZkTY8

Da che parte?

zero

La tua strada

Nessuno ha segnato la strada
che tu devi percorrere
verso l’ignoto,
verso l’incerto.

Questa è la tua strada.
Solo tu
puoi percorrerla. E non
puoi tornare indietro.

E non segni la strada,
nemmeno tu.
E il vento cancella le tue impronte
sulla montagna deserta.

Olav H. Hauge, in “Poesia”, n. 233, dicembre 2008, da Olav H. Hauge, La terra azzurra, Crocetti Editore, Milano, 2008, traduzione di Fulvio Ferrari

*ascoltando Jackson Browne – The Road https://www.youtube.com/watch?v=z3fG7SQhnew

“Finché cada la notte”

Henri Matisse – Donna seduta in poltrona, 1920

Henri Matisse – Donna seduta in poltrona, 1920

Parola carnale, 2

Sei tornata ridendo dal mercato, carica
di pane, frutta e un’infinità di fiori. Sui tuoi capelli, vedo,
ha passato le dita il vento. Non lo amo il vento;
te lo ripeto. E poi, che te ne fai di tanti fiori? Quali fra tutti,
tra l’altro, ti regalò il fiorista? E magari nello specchio
del suo negozio è rimasta la tua immagine illuminata di lato
con una macchia blu sul mento. Non li amo i fiori. 
Sul tuo seno
un fiore grande quanto un giorno intero. Siedi dunque di fronte a me;
voglio guardare solo come pieghi il ginocchio, e star lì a fumare
finché cada la notte misteriosa e s’alzi magnetica sul nostro letto
una luna popolare da sabato sera, col violino, il salterio e un clarinetto.

Ghiannis Ritsos (Grecia, 1909-1990),  da Erotica – Crocetti Editore, 1981

*ascoltandoTaj Mahal & Toumani Diabate — Queen Bee https://www.youtube.com/watch?time_continue=13&v=UnDYs9iZJ54

 

Via col vento (e con la poesia)

cardo

21 marzo – Giornata mondiale della Poesia

Ogni tanto è necessario lasciarsi andare al vento:
ogni tanto è necessario un soffio di poesia.

Affida la tua anima

Affida la tua anima al vento
lascia che i tuoi cavalli da tiro pascolino
nel campo senza arare
mentre gli uccelli del cielo beccano
le tue preziose sementi. Allora
forse accadrà che
la Poesia germogli nella tua vita
come gli spinosi e violetti
fiori di cardo.

Hans Børli, (Ejdskog, 1918 –1989), da Dagen er et brev, 1981 (fonte del testo e della traduzione  https://cantosirene.blogspot.com/)

*ascoltando Axel Rudi Pell – Emotional Echoes https://www.youtube.com/watch?v=ICtP9r7V1A8

(21 marzo e poesia, qui: https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2016/03/20/21-marzo-giornata-mondiale-della-poesia/; https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2018/03/22/maledetta-primavera/; https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2018/03/20/poesia-perche-no/).

 

Restare fermi

pendio1

Ci sono momenti in cui l’unica cosa da fare è stare fermi, restare nell’occhio del ciclone e aspettare che passi la bufera. Aspettare ed essere comunque vivi.

Pendio, vento di corsa, cenere

Non fare niente, stai fermo, aspetta che passi
questo vento di corsa, più ti muovi più le corde
ti segano i polsi e allora asseconda la tua prigionia,
cenere alla cenere, se oggi ci fosse qualcosa da dire
sarebbe questo e finché lo dici sei vivo, vivo
anche se il silenzio assedia, si assiepa intorno a te
come un canto, come un pendio sul quale posare le scapole,
adattare la nuca al sonno, prima che la mente si dissolva
in uno scoppio di nuvole e piova un buio senza riparo.
Pendio, vento di corsa, cenere, mettili nelle tue vene
strette dal cordame, mentre al di là del monitor
va il mondo e ride e piange in una volta
come un giorno di pioggia e di sole.

Pierluigi Cappello, da Stato di quiete – Poesie 2010-2016,  Bur, 2016

*ascoltando Yann Tiersen – Rue des Cascades https://www.youtube.com/watch?v=A1dQEjXKimw

Sulla strada del giorno

buon viaggio i

Dove ti sta portando la strada? Quanto vento c’è lì? Qui c’è un po’ di nebbia (io poi non sono mai stata brava a leggere le indicazioni: le vedo sempre troppo tardi – anche se non corro mai veloce). Fai buon viaggio “sulla strada del giorno“.

La vita è tanto rischiosa
quanto ramificata

cima d’albero e punta di fronda
sono solo l’inizio

poi viene il vento dell’ovest a flettere
e il vento del nord a torcere

poi la luce del sole ci esorta
e allora tutti su

noi siamo come ogni verde
macchina rigogliosa

in viaggio sulla strada del giorno
verso la notte

Grace Paley, da Fedeltà, traduzione di Livia Brambilla e Paolo Cognetti, Minimum Fax, 2011

* ascoltando  Piero Pelù – Viaggio https://www.youtube.com/watch?time_continue=127&v=0wlFi_Q5E3o

strada, buon viaggio