Fratture

sasso a forma di cuore

                            

Il cuore è un osso duro

non può un muscolo
tenero e indifeso
creare tutti questi problemi:
ne deduco che il cuore
è un osso duro
al pari di un femore
o di una costola
si rompe il cuore
come tutto il resto

Manuela Dago, da Poesie che non mi stavano da nessuna parte, Sartoria Utopia, 2017

Le scale, a piedi (e saltellando)

scale Che dici tu,
cuore,
ce la fai?

Al cuore

Al cuore fa bene far le scale
al cuore fa bene far le scale
al cuore
ma se non fa le scale
al cuore
fa bene far l’amore
il cuore
qualcosa deve fare
che altrimenti muore
sì muore sì muore
il cuore…
non può sparire
non può dormire
e va in pensione
non è più cuore…

Lo tieni a pianterreno
l’hai chiuso in un cassetto
l’hai congelato bene
ci hai messo un bel fiocchetto…

Ma al cuore
fa bene far le scale
al cuore
fa bene far le scale
al cuore
ma se non fa le scale
al cuore
fa bene far l’amore
il cuore
qualcosa deve fare
che altrimenti muore
sì muore sì muore
il cuore…

Fallo impazzire
fallo soffrire
non dare retta
a chi ti dice
di andare piano
che vada in fretta
fallo sfrenare
la vita è questa
deve scaldarsi
deve eccitarsi
il cuore è cuore
si ferma e muore
non lo fermare
non lo fermare
il cuore
il cuore
il cuore

 
Patrizia Cavalli, poesia inedita musicata da Diana Tejera, in Patrizia Cavalli – Diana Tejera,  Al cuore fa bene far le scale, Voland, collana Finestre, Roma 2012

*ascoltando Massive Attack – Teardrop  https://www.youtube.com/watch?v=u7K72X4eo_s

Sentieri

sentiero

Perché nelle nostre tasche ci sono soltanto vecchi scontrini e mai
un foglietto, anche piccolo, con le indicazioni?

 

 

Sentiero

Vai al tuo cuore infranto.
Se pensi di non averne uno, procuratelo.
Per procurartelo, sii sincero.
Impara la sincerità di intenti lasciando
entrare la vita, perché non puoi, davvero,
fare altrimenti.
Anche mentre cerchi di scappare, lascia che ti prenda
e ti laceri
come una lettera spedita
come una sentenza all’interno
che hai aspettato per tutta la vita
anche se non hai commesso nulla.
Lascia che ti spedisca.
Lascia che ti infranga, cuore.
L’avere il cuore infranto è l’inizio
di ogni vera accoglienza.
L’orecchio dell’umiltà ascolta oltre i cancelli.
Vedi i cancelli che si aprono.
Senti le tue mani sui tuoi fianchi,
la tua bocca che si apre come un utero
dando alla vita la tua voce per la prima volta.
Vai cantando volteggiando nella gloria
di essere estaticamente semplice.
Scrivi la poesia.

(2003)

Jack Hirschman, (New York, 1933), traduzione di Raffaella Marzano, fonte: http://www.casadellapoesia.org/

*ascoltando Nick Drake – Road https://www.youtube.com/watch?v=DjZMhzGkghw

 

Il vestito della festa e la forma del cuore

zut

 

Blue

ieri ho indossato il mio vestito per la festa
ho bevuto fino al termine della notte
ho passato un’ora e trenta minuti
a vedermi con i capelli biondi
ho provato morsi e rimorsi
ho ricordato e mi sono scordato
ho fatto niente e ho fatto tutto
ho preso in prestito i tuoi sogni
mi sono detto che sfortuna
ho provato ad essere curioso
a simulare
a dire il vero
indifferente
tenero
arrabbiato
più che arrabbiato incazzato
pieno di struggimenti
pieno di cose piene
e poi vuoto e di nuovo pieno
e di nuovo vuoto
con il mio vestito per la festa
che devo ancora comprare
e i capelli biondi che non ho
e i rimorsi che son morsi
e le cose che non scordo mai
e i tuoi sogni che sono solo tuoi
e la sfortuna che si prova
ad essere curioso
e a simulare
e a dire la verità
e ad arrabbiarsi senza mai incazzarsi
e a incazzarsi senza mai arrabbiarsi
e a struggersi
e a riempirsi
e a essere vuoto e di nuovo pieno
e di nuovo vuoto e di nuovo pieno
e bla bla bla e bla (pausa)
bla (doppia pausa)
bla

 

°°°

 

Wanderer

così si viaggia nel tempo, amore,
si viaggia da clown
da osti
da professionisti della notte
da esperti di bilancio
e c’è chi si chiede
se davvero c’è qualcosa di nuovo sotto il sole
e chi se questa è l’era della felicità o del dolore
chi crede ai diavoli con la pipa e il doppiopetto
chi adora i cani in concerto
ma tutti viaggiano, amore, come sanno
chi facendo l’autostop
e chi prendendo un aereo
chi se ne va a piedi
e chi non si muove mai dalla propria sedia
ma tutti viaggiano, amore, scavandosi
una tomba con la forma del loro cuore

Poesie tratte da Luther Blissett (eteronimo di Emilio Piccolo, Acerra, 1951-2012), Beatrice – My heart is full of troubles, Dedalus, 1999

*ascoltando Steve Vai – The Crying Machine https://www.youtube.com/watch?v=3t4JxHiRmj0

Anatomia emozionale

sctsb

Che cosa c’è dietro lo sterno (che a volte va troppo veloce e a volte quasi non si sente)?

C’è un piccolo lupo di pietra
dietro lo sterno,
lo vedi in momenti rarissimi della vita,
e forse quando muori torna in compagnia
perché tutta la carne diventa fredda
e a tutto il mondo hai detto addio,
ma ora quel piccolo lupo
chiede una carezza,
chiede di essere avvistato.
Fuori piove, il cielo è nero,
anche gli altri hanno un piccolo animale
dietro lo sterno.

Franco Arminio, da Resteranno i canti, Bompiani, 2018

*ascoltando Pearl Jam – In Hiding https://www.youtube.com/watch?v=kSeZO6UWa6g

Alla fine?

cuoreovunque

Il cuore.
Dove è stato messo, dove è finito, dove è stato dimenticato, in quanti pezzi sarà?
(Sarà ricaricabile?)

Tutto nel cuore e tutto il cuore in tutto:
sarà così alla fine delle fini?
il cuore sparpagliato dappertutto?
senza più notti, senza più confini?

Patrizia Valduga, da Quartine. Seconda centuria (n. 106), Einaudi, 2001

*ascoltando The Doors- The End https://www.youtube.com/watch?v=rPmvlwlNL9g

Di cuori offerti, rubati…

erdfjsghkjgrhdgkjhdfkjgfkjdgjh

Chi offre, chi ruba, chi fa casino…  quando si dice maiunagioia!

Si è diretta verso di lui
per offrirgli
i suoi pori
e le sue unghie
decorate da ciliegie
che ha divorato
avidamente.

Se ne è andata
con il cestino del suo cuore
svuotato.

Maram al-Masri (1962 – Siria)

°°° °°°

Mi concedi un posto nel tuo cuore
ma non nella tua vita

Allora ti avverto che là dentro
farò un tale casino
che il cuore rivelatore di Poe
sarà al confronto
un cuore silenzioso

Michele Mari, da Cento poesie d’amore a Ladyhawke, Einaudi, 2007

 

*ascoltando J.J. Cale – Durango https://www.youtube.com/watch?v=3G_msX9iHwg

Una consapevolezza fondamentale

cuore dove 

“Ma ora so dove ho messo il cuore”: questo è un bel punto di arrivo (o di partenza).

 

A quei tempi
non valevo niente
e mi consumavo gli occhi.

Mettevo il cuore
    nel fango
e ci giocavo a palla.

Imparai a scrivere, a leggere
    e a tacere.
In questi tempi invece
non valgo niente (talvolta)
ma ora so dove
ho messo il cuore
e mi si riempie di canzoni.

 

María Saucedo (Monterrey, 1954 – Chicago, 1981), da Questo ponte, la mia spalla. Voci di donne terzomondiste negli Stati Uniti, 1988

 

*ascoltando Scorpions – Follow Your Heart https://www.youtube.com/watch?v=tMui4IVW0BM

Nessuno se ne accorge

campana]

Un rumore inascoltato

 

 

Una media di quattrocentottanta
miliardi di battiti al minuto.
E non ci metto gli animali
che non so contarli. E lascio stare gli anni,
e lascio stare i giorni e anche le ore.
Quattrocentottanta miliardi
di battiti mi bastano. Messi insieme
fanno un gran rumore, un rumore
infernale e nessuno se ne accorge.

 
Patrizia Cavalli, da Datura

*ascoltando Oasis – Stop Crying Your Heart Out https://www.youtube.com/watch?v=dhZUsNJ-LQU

(ancora sui battiti più o meno impazziti, qui: https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2017/12/26/elettrocardiogrammi-poetici/; https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2017/06/22/dove-il-cuore/)