Selfie senza filtri

tronco albero metamorfosi blog di poesia copia

Ognuno immagina (sogna? teme?) la propria metamorfosi.
Tu che cosa sarai?

Voglio far parte d’altro non di me,
dimenticare gli angoli, le forme
staccarmi le mani
un colpo secco.
Un percorso nuovo, sa di foglie marce
mi vuole divorare, digerire:
sondo col piede e affondo,
abbandono anche i denti, cascano intorno come semi
e i capelli pesanti e lanosi.
Non sono segni per trovarmi:
se li mangia la terra.
Persa nel verde, diventata un tronco.

Elisa Biagini, da Questi nodi, Gazebo, 1993

Metamorfosi interiori

a colori o in bianco e nero

Passare dal colore al bianco e nero (e più nero che bianco o comunque molto grigio)?
A volte basta solo un brevissimo pensiero: breve ma pesantissimo.

Che cos’è che ti appesantisce l’anima (ormai troppo spesso)?

 

Che cosa ti accade
anima nera come pece
e a volte leggera
sotto forma di farfalla,
che cosa ti sorprende
ti supera ti vince
all’imbrunire?
Cogli l’attimo
anima nera
conta i secondi
cerca di capire
l’attimo in cui scatta
la tua metamorfosi
esattamente.

Salvatore Toma (Maglie, 1951 –1987), da Canzoniere della morte, 1999

ascoltando The Rolling Stones – Paint It Black https://www.youtube.com/watch?v=O4irXQhgMqg