Purtroppo o per fortuna…

…  Anzi, purtroppo e per fortuna, non ho più vent’anni. E tu?

***

Non ho più vent’anni!
Con questa esclamazione
la mia voce unisce gli spazi tra di loro
come il balzo di una superba pantera!
Non ho più vent’anni!
Mi levo, sempre più sicura di me,
sempre più graziosa,
dalla schiuma delle approssimazioni.
I miei pensieri non sono più appesi
a fili esili come ragnatele.
Ho perduto la sventatezza sterile
e il panico nel contemplare l’infinito.
Non ho più vent’anni!
I miracoli si sono amplificati,
ad ogni istante affronto
il volto invisibile del mondo
fino a quando ghirlande di significato
non illuminano la mia festa!
Con sorriso trionfale
sfido il tempo
e il suo diamante aguzzo
che scolpisce il mio sembiante.

Nina Cassian (Galati, 1924 –  2014), da C’è modo e modo di spariretraduzione di Anita Bernacchia e Ottavio Fatica

°ascoltando  The Byrds – Turn! Turn! Turn! – https://www.youtube.com/watch?v=W4ga_M5Zdn4

C di consapevolezza

Quando siamo vivi, dobbiamo (dovremmo…) accorgercene.

Per l’anniversario della mia morte

Ogni anno senza saperlo ho vissuto il giorno
in cui gli ultimi fuochi mi saluteranno
e il silenzio si preparerà a partire
instancabile viaggiatore
come il raggio di una stella senza luce

allora non mi ritroverò più
nella vita come in un vestito strano
sorpreso dalla terra
e dall’amore di una donna
e dall’impudenza degli uomini
come oggi che scrivo dopo tre giorni di pioggia
sento lo scricciolo cantare e il temporale finire
e m’inchino senza sapere a cosa

W. S. Merwin (New York, 1927-2019), da La biblioteca di Repubblica. Poesia straniera n. 15, traduzione di Andrea Sirotti

(Per altre lettere dell’alfabeto puoi leggere qui)

Adesso vola!

farfalla azzurra hccrdbsvfcjpg

Non permettere a nessuno di incatenarti a terra.
Ma soprattutto non permetterlo a te stess*

Non conosciamo mai la nostra altezza
finché non siamo chiamati ad alzarci.
E se siamo fedeli al nostro compito
arriva al cielo la nostra statura.

L’eroismo che allora recitiamo
sarebbe quotidiano, se noi stessi
non c’incurvassimo di cubiti
per la paura di essere dei re.

***

We never know how high we are
Till we are asked to rise
And then if we are true to plan
Our statures touch the skies –

The Heroism we recite
Would be a normal thing
Did not ourselves the Cubits warp
For fear to be a King

Emily Dickinson (Amherst, Massachussets, 1830-1886)

 

ascoltando Rodrigo y Gabriela – Electric Soul   https://www.youtube.com/watch?v=cbr03QhtWj4&feature=emb_title

Hai presente la grandine…?

grandine

 

Colpiti

Succede all’improvviso:
ci ghiacciano le spalle
– nel tempo di un respiro –
gli anni cuciti
tra sbadati errori

            e interrotti sorrisi.

E restiamo
come i fili d’erba nella poltiglia
sotto il peso
freddo
della grandine appena caduta.

Irene Marchi, da La parte in ombra, Ensemble Edizioni, 2018

*ascoltando Creedence Clearwater Revival – Have You Ever Seen The Rain https://www.youtube.com/watch?v=g4flAZEgtjs&feature=emb_title

Te lo ricordi che sei vivo?

 I don't forget

(21)

La consapevolezza ricettiva apre alla vita
la fuga nella distrazione
è un sentiero di morte
chi è consapevole è totalmente vivo
chi è distratto
è come fosse già morto.

In Dhammapada per la contemplazione, versione di Ajahn Munindo, traduzione di Chandra Livia Candiani, Associazione Santacittarama https://santacittarama.altervista.org/dhammapada_italiano.pdf (citata in Chandra Livia Candiani, Il silenzio è cosa viva – L’arte della meditazione, Einaudi, 2018).

*ascoltando Eric Johnson – Cliffs Of Dover https://www.youtube.com/watch?v=aiRn3Zlw3Rw