“In pendio”

 

Va bene, sto invecchiando, però non perderò mai…
(ognuno continui la frase con ciò che sente di non poter mai perdere)

***

 

Che bello sapere di non essere più giovane,
mi succede di dirmi
nei pochi momenti in cui
mi ricordo
di non essere più giovane.

Si tratta di quei momenti in cui
scivolo come su una buccia di banana
sul marciapiede ricoperto dalla melma del futuro
e presa dalla disperazione vorrei fermarmi,
perché tutto è incomprensibile se non accetto l’idea che la strada
è sempre più pericolosamente in pendio.

Ana Blandiana (Timișoara, 1942)
da
La mia patria A4- Nuove poesie
Traduzione di Mauro Barindi

°ascoltando Paul Simon – Still Crazy After All These Yearshttps://www.youtube.com/watch?v=Q5Eoax6I-O4&t=36s

Purtroppo o per fortuna…

…  Anzi, purtroppo e per fortuna, non ho più vent’anni. E tu?

***

Non ho più vent’anni!
Con questa esclamazione
la mia voce unisce gli spazi tra di loro
come il balzo di una superba pantera!
Non ho più vent’anni!
Mi levo, sempre più sicura di me,
sempre più graziosa,
dalla schiuma delle approssimazioni.
I miei pensieri non sono più appesi
a fili esili come ragnatele.
Ho perduto la sventatezza sterile
e il panico nel contemplare l’infinito.
Non ho più vent’anni!
I miracoli si sono amplificati,
ad ogni istante affronto
il volto invisibile del mondo
fino a quando ghirlande di significato
non illuminano la mia festa!
Con sorriso trionfale
sfido il tempo
e il suo diamante aguzzo
che scolpisce il mio sembiante.

Nina Cassian (Galati, 1924 –  2014), da C’è modo e modo di spariretraduzione di Anita Bernacchia e Ottavio Fatica

°ascoltando  The Byrds – Turn! Turn! Turn! – https://www.youtube.com/watch?v=W4ga_M5Zdn4

Le rughe?!

 

Ill. tratta da Jimmy Liao, “Incontri disincontri”, Terre di Mezzo, 2017

Ill. tratta da Jimmy Liao, “Incontri disincontri”, Terre di Mezzo, 2017

Che cosa ti dice lo specchio?
(Se ti dice che stai invecchiando non dargli retta: stai “soltanto” vivendo.)

 

Sono stati giovani i vecchi
ma la vita è andata
dipanandosi nello specchio

e saranno vecchi i giovani
ma non riveliamolo
perché anche i muri hanno orecchie.

Mario Benedetti, da Inventario. Poesie 1948-2000, Le Lettere, 2001, traduzione di L. M. Canfield

°ascoltando Jethro Tull – Too Old to Rock ‘n’ Roll: Too Young to Die! https://www.youtube.com/watch?v=ddhjgxk4zL0

Fugge? (Tuttavia…)

Tuttavia qualcosa rimane sempre con noi
(e mi sa che non dipende da come ci vestiamo)

Atto di adorazione per la giovinezza

Credevi di andartene, giovinezza
come un ospite ingrato
che esce da una casa senza salutare
come scompare la brina da un prato
di montagna col passare del mattino.

Invece ti ho ancora vicino.

Credevi di fare al furba, di fottermi
dopo avermi tanto piagato
con la tua nevrastenia torbida
con il tuo desiderio inappagato
con la tua timidezza vergine

che sempre mi storceva la bocca.
Invece sei ancora qui, nonostante
i capelli, i peli che appassiscono
le unghie che si sfarinano e cadono
le ossa che faticano, ti tocca

restare ancora con me.

Ramo d’ulivo, stelo di papavero
sei mistero, anima, sorpresa
sei la bellezza vagabonda, illusa,
piazze di una città sconosciuta
percorse all’alba in fretta senza meta.

Credevi di andartene, ma io
ti ospito troppo bene in un cuore
feroce e ragazzo, che niente ha domato,
che conosce troppo bene la tua carezza
e come rinasci fenice dalle tue ceneri.

Resta qui, che io ti veneri.

Giuseppe Conte (Imperia, 1945), da Ferite e rifioriture, Mondadori 2006

°ascoltando Eric Burdon & The Animals – When I Was Young https://www.youtube.com/watch?v=Ekfw2EW9qEo&t=8s

Il tempo di scrivere “oggi” ed è già diventato “ieri”

tempova

Buffi questi  giorni che passano lenti fino a una certa età e poi cominciano a correre.
E sicuramente più veloci di noi.
A quale età mentale ci fermeremo mentre questo nostro corpo disubbidiente andrà dietro al tempo?

 

Un giorno di autunno

Eravamo fanciulli
sotto questa tettoja
con questo stesso sole,
e il cuore punto da un’eguale noja.
Noja d’esser vivi
con tanta dolce luce
e colori splendenti.
Noja d’esser fanciulli
con tanto tempo innanzi
più beato e sicuro, vera vita.
Ora torna infinita,
senza futuro, stanca.
O mio corpo invecchiato
in questa giovinezza
serena come il giorno,
scaldati a questo sole
che non ti sembri un sogno
quando in un altro tempo sarai vivo.

(Casarsa, settembre 1944)
Pier Paolo Pasolini, da Carne e cielo, nell’edizione di Salani Editore.

 

Quando mescolata alle mie brune trecce
Ci sarà un’argentea bianca ciocca,
Solo tu, usignolo senza voce,
Saprai comprendere questo tormento.

Col fine udito cogli le voci lontane
E sui rami sottili dei salici,
Tutto arruffato, guardi, e non respiri
Se il canto risuona di un altro.

Adesso, adesso stupivano ancora
I pioppi tutt’intorno,
E riecheggiava, cantava contagiosa
la gioia tua indicibile.

(1912)
Anna Achmatova, da Luna allo Zenit e altre poesie, Passigli Poesia, a cura di Bruno Carnevali.

*ascoltando Queen – Who Wants To Live Forever https://www.youtube.com/watch?v=_Jtpf8N5IDE