Lasciare un messaggio dopo il bip

tel cellulare

L’hanno già inventata l’app(licazione) “Capiamoci meglio”?

 

Una parola da capire

I n c o m u n i c a b i l i t à
è una parola buia, pesante,
ma io – e non lo vorrei –
la so guardare
te la so spiegare.
La leggo e mi ricorda
che siamo privi spesso
dell’abilità di comunicare.
Come l’erba di ieri:
era alta
voleva esserlo,
ma è stata falciata,
ha mandato il messaggio sbagliato
non si è spiegata bene
non ha sostenuto lo sguardo
è stata fraintesa

non sapeva comunicare.

Irene Marchi, da La parte in ombra, Ensemble Edizioni, 2018

Non c’è campo (comune)

cornetta copia

(In)comunicazione interrotta

Telefonata

Quando mi sono accorto che era convinto
– in buona fede – di essere d’accordo
con me (anzi, voleva farmi capire meglio
quel che pensavo), e invece
aveva inteso male, male, proprio
una cosa per l’altra,
quando ho visto che era inutile
ormai spiegarsi ancora,
ho avuto un tuffo:
come quando di colpo va via la luce
e nella stanza
le voci sono più chiare.

Due, tre frasi sospese,
qualche mezzo sospiro – poi nessuno
è più riuscito a parlare.

Lontano, in fondo al buio dell’orecchio,
la linea c’era: si sentivano
i cavi scoppiettare.

Con l’apparecchio in mano,
da una parte e dall’altra noi stavamo
curvi sopra l’equivoco
come sopra le fiamme di un focolare.

Umberto Fiori, da Chiarimenti, Marcos y Marcos, 1995

♣ ascoltando If These Trees Could Talk – They Speak with Knives https://www.youtube.com/watch?v=qHr3XminTBM&t=1s

L’uomo è un animale (a)sociale?

asocial

Da uno a dieci, qual è il grado di spontaneità  (e verità) che percepisci vivendo e osservando i rapporti interpersonali?

(A volte ci troviamo più a nostro agio con i fiori!?)

 

Ci presentiamo
A Pianeti e a Fiori
Ma tra di noi
Abbiamo etichette
Imbarazzi
E soggezioni

***

We introduce ourselves
To Planets and to Flowers
But with ourselves
Have etiquettes
Embarrassments
And awes                          

Emily Dickinson (Amherst, 1830-1886), da Emily Dickinson – The Complete Poems – Tutte le poesie, traduzione e note di Giuseppe Ierolli

ascoltando The Doors – People are Strange https://www.youtube.com/watch?v=K3CHi_9sxj0

Eco e Narciso sono tra noi

 

narcisi

Un mito sempre attuale

«Ciao, come va, stai bene?»

«… bene?»

«Hai chi ti ascolta o ti senti spesso sola?»

«… spesso sola?»

«Anchʼio, terribilmente… se vuoi torno a trovarti.
Che dici, sì o no?»

«…no? »

. . .

Ah, già, dimenticavo:
Eco è una di quelle che si è rovinata la vita
cercando invano di farsi capire.

©IreneMarchi2020

*Secondo Ovidio, Giove notando l’attitudine di Eco per il pettegolezzo, la spinse ad intrattenere sua moglie Giunone in modo da distrarla dai propri amori furtivi. Giunone però si accorse dell’inganno, e la punì togliendole l’uso della parola e condannandola a dover ripetere solo le ultime parole che le venivano rivolte o che udiva. Così, quando la ninfa si innamorò perdutamente di Narciso, non potendogli parlare e confessare il suo amore, riuscì solo ad innervosirlo ripetendo le ultime parole che lui pronunciava facendogli pensare che fosse uno scherzo e che lo stesse prendendo in giro. Narciso, stanco della ragazza se ne andò lasciandola sola. La ninfa pianse fino a prosciugarsi e di lei non rimase che la voce che riecheggia ancora oggi per le montagne.

ascoltando Ólafur Arnalds – Still / Sound https://www.youtube.com/watch?v=3CKQ5mD9peI&feature=emb_title