“Il bosco tace”

(Il bosco tace, ma se ascolti bene ti regala parole bellissime)

Vado al bosco per perdonare le parole,
come nella stanza di un bambino che dorme,
in punta di piedi con la sobria sollecitudine
nelle suole del passo provvisorio.
Funambole parole sono rimaste impigliate
nella mia mente di vetro e spugna,
affondate o trasparenti.
Il bosco tace, sono la sua audace allieva,
ascolto il biasimo per il brusio di vespa
che mi segue nell’inoltrarmi.
Disciplina della scomparsa.
Passo, silenzio, passo, silenzio,
fino all’asino bianco.
Quando appare fiabesco tra gli alberi
si ferma la mente e il cuore devoto
detta l’esatta falcata al corpo in festa.
L’asino bianco appare oggi
scompare domani, riappare giorni dopo,
perdendo il tempo, mi addestra
alla ritmica imprevedibile della fiducia.

Chandra Candiani, da Estate, in Pane del bosco – 2020-2023, Einaudi, 2023, p. 10

°ascoltando Our Brother, The Native – “Untitled”
https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=mRs8B-B-ssg

Momenti (tristi)

 

Leggo che l’empatia (questa parola ormai un po’ inflazionata, tuttavia rara nei fatti) o comunque la vera vicinanza è anche, e soprattutto, restare in silenzio accanto all’altro, con-dividere un attimo. Un po’ come succede in questi momenti qui sotto:

Momenti

Che cosa fai?
Niente. Guardo
soltanto piovere
sulla piazza.
E si sedette
al suo fianco.
E si aggiunse,
in silenzio,
a quella celebrazione
della nostalgia,
a quel
rigoglio
di malinconia.

***

Momentos

¿Qué haces?
Nada. Sólo
miro llover
sobre la plaza.
Y se sentó
a su lado.
Y se sumó,
en silencio,
a aquella celebración
de la nostalgia,
a aquella exuberancia
de la melancolía.

Karmelo C. Iribarren (San Sebastián, 1959), da Seguros que esta historia te suena,  2012

°ascoltando Janis Joplin – Little Girl Blue
https://www.youtube.com/watch?v=rX8hOw31wCQ

Senti che bel silenzio

 

In questa poesia si parla di un silenzio delicato, pensato e regalato quasi come fosse un fiore. È un silenzio gentile, che non mette ansia, ma anzi offre un riparo dalle aspettative e dalle pretese del mondo. È un bellissimo silenzio.

***

Senti che silenzio ti regalo
perché tu abbia vuoto
e frescura e scavo lento
per le tue millenarie graffiature
per il tuo non registrare con la mente
ma tenere in appoggio funambolo sul cuore
la fatica della pressione altrui,
dei multipli imperativi
che sfrecciano e chiedono
e pretendono. Senti come sto
quieta e senza sonoro
appoggiata al bel niente
e dopo, quando torni contento
è già pronta la mia saltabeccante energia
la zampata che ti invita
alla tua radice d’infanzia.
 
Chandra Livia Candiani da La domanda della sete, Einaudi

 
°ascoltando Hang Massive – Luminous Emptiness- https://www.youtube.com/watch?v=H_nYLZ6D4_M&t=3s

Allontanarsi dalle cose


(…) Il mondo, sempre meno presente. Se ne poteva anche fare a meno (…)”:
Ci sembra di non poter proprio fare a meno di tutto ciò che “abbiamo”, ma a ben guardare più di qualche cosa non ci è realmente necessaria. Tu di che cosa potresti anche fare a meno?

XXIX

Lo scomparire come favore, canto dell’allontanarsi nel paesaggio d’un tempo. Ancora, nel buio, tira le sue corde, ma non per liberarsi. Questo voleva essere: il prigioniero libero che nella memoria ha studiato il mare, il risucchio dell’acqua, movimento. Il mondo, sempre meno presente. Se ne poteva anche fare a meno. Con le spalle volte ai sussurri, alle voci, a tutto ciò che sente un cieco nella casa sconfinata che è lui stesso. Casa senza ospiti, corridoi e scale di paragone, i pensieri come massime, sempre la stessa. E ancora il sogno dell’attesa, il rumore d’un passo, il sonno.

Cees Nooteboom, da Autoritratto di un altro, Crocetti Editore, 2021

°ascoltando The Old Sea (Handpan Music – David Kuckhermann & Milena Holtz) – https://www.youtube.com/watch?v=F8vZdE9Smtg&t=8s

Ascolta…

 

Che cosa stanno cantando, lì da te?

***

 

La musica nuova
 
la stagione delle foglie che cantano
può regalarti una musica nuova
quale sia il suo colore non lo so
e non so dove ti porterà,
ma se resti in silenzio
puoi sentirne anche il profumo
profumo di foglie cantate dal vento

Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022

°ascoltando Manic Street Preachers – Autumn Song – https://www.youtube.com/watch?v=_sqKt7CrWhM&t=27s

C’è silenzio e silenzio

Ill. tratta da Jimmy Liao, “Incontri disincontri”, Terre di Mezzo, 2017

Ill. tratta da Jimmy Liao, “Incontri disincontri”, Terre di Mezzo, 2017

Che cosa ti dice il silenzio?

***

Il silenzio è il guanto della voce?
Potremmo toccarlo?
Ricorderemo il silenzio d’un giorno
qualsiasi da bambini?
Forse vola sfiorando il suolo?
Il poeta che sceglie il silenzio: va
volontariamente o è il silenzio a chiamarlo?
Chi tace, acconsente?

Sono risposte che non posso chiedere.
Non temo il silenzio,
anche quando si sfracella con le sue ali
di polvere sulla mia finestra.
Non fa paura ascoltarlo.
Ma temo di vederlo.

Jorge Boccanera (Bahía Blanca, 1952), da Sordomuta, 1991, traduzione di Alessio Brandolini

 

°ascoltando Alison Krauss & Union Station – When You Say Nothing At All – https://www.youtube.com/watch?v=M3vICCdRsUg

Per chi vuol essere…

Un poeta silenzioso e sconosciuto fotografato (di nascosto) da lapoesianonsimangia

Vuoi essere un poeta? (Leggi qui)

Come diventare un poeta
(promemoria per me stesso)

Trova un posto per sederti.
Siediti. Resta in silenzio.
Dovrai fare affidamento su
affetti, letture, conoscenze,
abilità – più di quante
tu ne abbia – ispirazione,
impegno, maturità, pazienza,
perché la pazienza congiunge il tempo
all’eternità. Dubita
del giudizio 
di chi elogia i tuoi versi.

Respira con respiro incondizionato
l’aria non condizionata.
Lascia perdere i fili elettrici.
Comunica con lentezza. Vivi
una vita a tre dimensioni;
stai lontano dagli schermi.
Stai lontano da tutto ciò 
che offusca il luogo in cui si trova.
Non esistono luoghi che non siano sacri;
soltanto luoghi sacri
e luoghi profanati.

Accogli quanto viene dal silenzio.
Fanne il meglio che puoi.
Con le minute parole che a poco a poco nascono 
dal silenzio, come preghiere
riverberate verso chi prega,
componi una poesia che non turbi
il silenzio da cui è nata.

Wendell Berry, da  New Collected Poems, Counterpoint Press, traduzione Vincenzo Perna.

°ascoltando  If These Trees Could Talk – Below The Sky https://www.youtube.com/watch?v=dpTvLhrJVNk&t=9s

L’altra casa

Dov’è la tua (tua) casa?

Adesso io ho una nuova casa, bella
anche adesso che non v’ho messo mano
ancora. Tutta grigia e malandata,
con tutte le finestre rotte, i vetri
infranti, il legno fradicio. Ma bella
per il sole che prende ed il terrazzo
ch’è ancora tutto ingombro di ferraglia,
e perché da qui si può vedere quasi
tutta la città. E la sera al tramonto
sembra una battaglia lontana la città.
Io amo la mia casa perché è bella
e silenziosa e forte. Sembra d’aver
qui nella casa un’altra casa, d’ombra,
e nella vita un’altra vita, eterna.

Beppe Salvia (Potenza, 1954-1985), da Sillabe, in Cuore, Interno Poesia, 2021

°ascoltando Yann Tiersen – Penn ar Lannhttps://www.youtube.com/watch?v=gR4KZjXhoV0

Lista delle cose da fare: 14 – pausa!

 

Ogni tanto (o anche più spesso) provare a mettere in pausa il caos del mondo.

Si smorzano le voci degli uccelli.
La luna si mette in posa per la foto.
Luccicano le umide guance delle vie.
Il vento porta il profumo di campi verdi.
Lontano, in alto, un piccolo aeroplano
gioca come un delfino.

Adam Zagajewski (Leopoli, 1945 – 2021), da Storia della solitudine, in Dalla vita degli oggetti, a cura di Krystyna Jaworska, Milano, Adelphi 2012

°ascoltando This Will Destroy – “Quiet” · https://www.youtube.com/watch?v=mWRa3-3UM0o&t=67s

(Eventualmente, per altre cose da fare: https://lapoesianonsimangia.myblog.it/category/lista-delle-cose-da-fare/)

Facciamo silenzio…

Shhh… silenzio… “sotto la neve il tempo s’incanta”… dormiamo…

È arrivata la neve. Il bosco è un intrico di rami piegati, bisogna farsi molto piccoli per passare. Ci sono anche i caduti. E i dormienti. La neve è tanta, apre la prospettiva, fa di piombo il passo. Il letargo è una condizione diffusa, solo noi umani stentiamo a riconoscerlo. Sotto la neve il tempo s’incanta.
Un grande airone cinerino si alza in volo da uno stretto ruscello.

Chandra Livia Candiani, da Questo immenso non sapere – Conversazioni con alberi, animali e cuore umano, Einaudi, 2021