Poeti (e dove trovarli)

utilità

(Trova il poeta)

Il poeta come mobile

Il poeta appartiene agli oggetti per la casa;
lo si trova in mezzo alle cesoie, ai copertoni,
ai rubinetti, ai chiodi: terzo piano a sinistra,
nei grandi magazzini, dove è disponibile
 
a prezzi contenuti. Tutti i capi reparto
ne conoscono l’impiego. Un opuscolo blu
vanta le sue qualità. Gli basta poco spazio:
un metro cubo, al massimo, in cucina.
 
Il modello comune consuma pane duro
con un quarto di vino. In un giorno di sofferenza
o di sventura, può essere di grande aiuto
 
perché la sua specialità è l’aria primaverile
irresistibile e dolce, che lui diffonde sulle pareti,
sulla lavatrice, sul fornello, sulla spazzatura.

Alain Bousquet, da Sonnets pour une fin de siècle, 1980, (mia libera traduzione)

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Le Poète comme meuble

 

Le poète appartient aux objets ménagers ;
on le trouve parmi les sécateurs, les pneus,
les robinets, les clous : troisième étage à gauche,
dans les grands magasins, où il est disponible

 
à des prix modérés. Tous les chefs de rayon
en connaissent l’emploi. Une brochure bleue
vante ses qualités. Il lui faut peu de place:
un mètre cube, au maximum, dans la cuisine.
 
Le modèle courant consomme du pain dur
avec un quart de vin. Par un jour de souffrance
ou de malheur, il peut rendre de grands services
 
car sa spécialité, c’est un air de printemps
irrésistible et doux, qu’il répand sur les murs,
la machine à laver, le réchaud, la poubelle.

°ascoltando Linkin Park – Announcement Service Publichttps://www.youtube.com/watch?v=L1COLwL5AlU&t=1s

Incompresa

incomprese

(La vita è uno strano oggetto)

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Alla fine

svuotare una casa non è come
morire ma la morte ti osserva
di stanza in stanza – così accendi
la musica per non avere paura –
e ti domandi la vita è dunque
tutta qui? riporre in un armadio
qualcosa che poi verrà, alla fine,
gettato svenduto dimenticato
ma mai, mai, completamente capito

©IreneMarchi2022

°ascoltando Lucy Dacus – Familiar Placehttps://www.youtube.com/watch?v=R-BtNR9vFJk&t=6s

La pazienza degli oggetti

dav

Una pazienza che solo gli oggetti possono avere:

Infinita è la pazienza delle cose
adagiate nell’oblio inerte della casa
finché uno sguardo non le rianima
e tornano ad essere – per loro per noi
la forma semplice dei gesti usuali
lo scivolare lento di giorni tutti uguali.

Giovanna Rosadini (Genova, 1963), da Fioriture capovolte, Einaudi, 2018

Less is more

meno

Voglia di leggerezza (2)

Gli oggetti sono dispettosi
Si burlano di me quando li osservo
Mi danno la vertigine dell’immobilità
Mi dicono l’ora della partenza
Allora bisogna donare o gettare
Nulla conservare in soffitta
Perché la muffa veglia
E la stupidità ci tormenta
Spogliarsi di tutto
Guadagnare la leggerezza assoluta
Unica compagna dell’ultimo viaggio.

Tahar Ben Jelloun (Fès, Marocco, 1944), da Poesie dipinte (n. 90), in Dolore e luce nel mondo, La nave di Teseo, 2021, traduzione di Cettina Calò

ascoltando Vashti Bunyan – Where I Like To Stand https://www.youtube.com/watch?v=f6u_7yd4bg8

(Voglia di leggerezza 1 lo puoi trovare qui)

 

Stare a casa

the white room

Qual è la stanza di casa tua che preferisci?
E che cosa ti raccontano gli oggetti di quella stanza? (Perché qualcosa raccontano, sì).

 

Ammirevole è la vita delle cose.
Nulla trapela dai loro gesti
impassibili, presagiti e scelti
come unica e costante idea.
Sono sacerdoti assorti
che occupano questa sala
per un misterioso capitolo.

Valerio Magrelli, da Ora serrata retinae, Einaudi, 1980

♥ ascoltando Cat Stevens – Into White – https://www.youtube.com/watch?v=KHg_q8geAC0

L’angolo del caos

baule 2

Qual è il tuo angolo del caos?

 

Il baule

Ogni casa
ha il suo angolo del caos
un cassetto
         un armadio
  una stanza

è per gli oggetti che “non si sa mai”
per quelli ammaccati di ricordi
e per le cose senza più senso
o con un senso che può tornare

così anch’io
ho riposto in un baule
le vecchie stoffe di un’altra vita
cento legni portati dal mare
e solo mille dei miei pensieri
senza senso.

Certe notti
nel silenzio

sento quel baule cantare.

©Irene Marchi 2020

*ascoltando Ligabue – Ho messo via https://www.youtube.com/watch?v=g3QHaSwYrxA

Guarda meglio

fck

Dove sta la poesia?
(Non sempre e non soltanto dentro a un tramonto o tra parole d’amore)

Pressappoco

Prende in mano oggetti scompagnati – una pietra,
una tegola rotta, due fiammiferi bruciati,
il chiodo arrugginito del muro di fronte,
la foglia entrata dalla finestra, le gocce
che cadono dai vasi annaffiati, quel filo di paglia
che ieri il vento portò sui tuoi capelli, – li prende
e là nel suo cortile costruisce pressappoco un albero.
In questo “pressappoco” sta la poesia. La vedi?

Ghiannis Ritsos, in Poesia n.239 – giugno 2009, Testimonianze, seconda serie, 1964-1965, traduzione di Nicola Crocetti

*ascoltando Jethro Tull – Bouree  https://www.youtube.com/watch?v=NDdt3OJTLKQ