Caro albero

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Qual è l’ultimo albero con cui hai parlato?
Spero non avesse anche quello lo strano fiore di cui parla la poesia.

***

A un albero meraviglioso

Caro albero meraviglioso
che dal treno qualcuno
ti ha tirato un sacchetto
di plastica viola
che te lo tieni stupito
sulla mano del ramo
come per dire
cos’è questo fiore strano?
speriamo che il vento
se lo porti lontano.
Ci vediamo al prossimo viaggio
ricorderò il numero del filare
il tuo indirizzo, ho contato
i chilometri dopo lo scalo-merci
arrivederci.

Vivian Lamarque,  Poesie 1972 – 2002, Mondadori Editore, 2002

°ascoltando The Beatles – Mother Nature’s Sonhttps://www.youtube.com/watch?v=TMMiXjwhODU&t=74s

Pochissimo

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 Pochissimo è forse la giusta dose di gelosia (?)

La signora non gelosa

Una signora che stava diventando gelosa non lo diventò.
Nemmeno un po’?
Sì, un po’ sì ma pochissimo, come un solletico al contrario che
invece di far ridere manca poco a piangere.

Vivian Lamarque (Tesero, 1946), da Il signore d’oro, in Vivian Lamarque – Poesie 1972-2002, Mondadori, 2002

 

°ascoltando The Police – Every Breath You Take https://www.youtube.com/watch?v=OMOGaugKpzs

Il metodo (solo-un-poco-)scientifico

Ognuno ha i propri metodi per risolversi i dubbi.

Minuscola

Mentre versava l’acqua pensava
se non ne cadrà nemmeno una goccia
un poco ancora si ricorda di me
e versava con attenzione
versava e non cadeva nemmeno una goccia
nemmeno una finché ne cadde una
piccolissima minuscola.

Vivian Lamarque, in Parola plurale- Sessantaquattro poeti italiani fra due secoli, Luca Sossella Editore, 2005

°ascoltando Paul Weller – Clues https://www.youtube.com/watch?v=fMwmiT1lxnY

Matite gialle e formiche

Sarà facile o difficile fare una poesia?  Che cosa servirà?

 

Fare una margherita (scrivere)

Allora non è facile fare una poesia?
non basta prendere un pezzo di carta
e una matita? non è come per la terra
fare un filo d’erba, una margherita?

Vivian Lamarque (Tesero, 1946), da Coinquilina poesia, in Madre d’inverno, Mondadori   

***

Consiglio agli scrittori

Anche se ti tiene in piedi per tutta la notte,
lava a fondo le pareti e pulisci i pavimenti
dello studio prima di comporre una sillaba.

Pulisci come se il Papa stesse arrivando.
Il candore è nipote dell’ispirazione.

Più pulisci, più brillante
sarà la tua scrittura, e allora non esitare a prendere
per i campi e a sfregare il fondo
dei sassi o spolverare sui rami più alti
della buia foresta i nidi pieni di uova.

Quando ritroverai la strada di casa
e riporrai spugne e spazzole sotto il lavello
vedrai alla luce dell’alba
l’altare immacolato della tua scrivania,
una superficie pulita al centro di un mondo pulito.

Da un vasetto, azzurro splendente, solleva
una matita gialla, la più appuntita del mazzo,
e ricopri pagine di piccole frasi
come lunghe file di fedeli formiche
che ti hanno seguito fin qui dal bosco.
 
Billy Collins (New York, 1941), da  A vela, in solitaria, intorno alla stanza, traduzione di Franco Nasi, Fazi Editore

 

♣ ascoltando  Bert Jansch – The Gardener
https://www.youtube.com/watch?v=8W3Tdgxxp5g

Dal finestrino?

 

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(Meglio non pensarci!)

 

A vacanza conclusa dal treno vedere
chi ancora sulla spiaggia gioca si bagna
la loro vacanza non è ancora finita:
sarà così sarà così
lasciare la vita?
      

Vivian Lamarque (Tesero, 1946), da Poesie 1972 – 2002,   Mondadori

Insufficienze

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(Raramente ci si pente di essere stati troppo gentili)

La signora dell’ultima volta

L’ultima volta che la vide
non sapeva che era l’ultima volta che la vedeva.
Perché?
Perché queste cose non si sanno mai.
Allora non fu gentile quell’ultima volta?
Sì, ma non a sufficienza
per l’eternità.

 

Vivian Lamarque (Tesero, 1946), da Poesie 1972-2002

 

♣ ascoltando Jacques Gauthe – Blues For Bechet https://www.youtube.com/watch?v=i6GSN2EdOL0

Ma così non vale!

 

gatti musi buffi      (Il tempo che scade ci coglie sempre e comunque di sorpresa)

Mentre il sole ti bacia
ti accarezzo poi
ecco una nuvola e anch’io
devo andare, tempo
scaduto.
– Tutto qua? è così corta
la felicità?

Vivian Lamarque, da Poesie per un gatto, Mondadori

♥ascoltando Lou Reed – There Is No Time https://www.youtube.com/watch?v=Ib1xnRPyKEQ

Giochi di parole (più o meno complessi)

Immagine dal sito instagram di MisterCaos (poeta di strada) @mister_caos

Immagine dal sito instagram di MisterCaos (poeta di strada) @mister_caos

Una settimana sarebbe troppo, ma un giorno enigmistico ci può stare.
Qui sotto due rebus di Vivian Lamarque (uno semplice – anche se la semplicità non è sempre una cosa semplice, come si legge nella foto – e uno più complesso).
Ma qual è il tuo gioco enigmistico preferito?

(A me non sono mai piaciuti molto, però mi incuriosiscono i disegni di “unisci i puntini”!).

Rebus facile (9,10)

Una testa con la corona
una elle apostrofata
una figura china a mettere tagliole:
RE L’AZIONE PERICOLOSA.

°°°

Rebus difficile (?,?,?,?)

Si vede un pollaio con dentro una gallina che ha paura
si vede una vecchia
una volpe
una donna con un fucile
qualcuno ha cancellato le lettere chiave
non si capisce bene il disegno
non si capisce chi è più in pericolo
se la gallina (le ali sbattono forte ha molta paura)
o la vecchia volpe (ha gli occhi furbi ma sta guardando il fucile)
non si capiscono bene le cifre
forse 5 2 3 3
se almeno tu mi aiutassi a capirci qualcosa
invece di far finta di niente.

Vivian Lamarque (Tesero 1946), da Poeti, in Poesie 1972-2002, Mondadori

(Per altri giochi di parole, qui: https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2016/07/12/giochiamo-neanche-troppo/)

*ascoltando uno che con le parole sapeva giocarci benissimo: Rino Gaetano – Ma il cielo è sempre più blu https://www.youtube.com/watch?v=89hKU3Ebi14 (e quanto mi piacerebbe che fosse ancora qui!).

“Oh che bel castello…”

in aria

I castelli in aria talvolta sono talmente solidi che sembra impossibile distruggerli.
Questo è un problema oppure no?

 

La signora del castello

Dentro dentro nel centro della testa aveva un castello in aria.
Il castello in aria aveva fondamenta?
Sì, di cemento armato. Le fondamenta del castello erano il cervello della signora.
La signora e il castello in aria erano dunque una cosa sola?
Sì, la signora e il castello in aria erano dunque una cosa sola.

Vivian Lamarque, da Poesie 1972-2002, ed. Arnoldo Mondadori, 2002

*ascoltando Litfiba – Fata Morgana https://www.youtube.com/watch?v=5viSeFb767o

(ancora di castelli in aria e miraggi: https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2017/12/05/attenti-a-fata-morgana/)