B di Blues

 

"New York- - Vecchie abitazioni di tipo inglese", Istituto Italiano d'Arti Grafiche - Bergamo, 1971

“New York- – Vecchie abitazioni di tipo inglese”, Istituto Italiano d’Arti Grafiche – Bergamo, 1971

di blues (m di malinconia)

***

Blues per sedurre una ragazza americana

Quando saranno passati gli anni
e i tuoi occhi saranno appena cresciuti al mondo
e le tue braccia traboccheranno della dolcezza d’essere
state anche loro riparo dalla vita,
e l’ironica smorfia delle labbra di cui ho nostalgia
sembrerà una sirena d’allarme contro gli incendi
dell’esistenza.
Quando passati saranno gli anni e starai riordinando casa
una mattina, appena sradicata dal sonno,
dal sonno che aspettavi e che arrivò in ritardo,
e attraverserai Main Street per andare a fare la spesa
– mettendo in moto con piacere un macchinino rosso,
piccola cosa, tiepido essere con lentiggini,
arrogante e tenera – quando passati saranno gli anni
quella stessa mattina

                               ti ricorderai di me.
 
E crescerà, all’improvviso, un gatto fra i tuoi occhi,
una lingua sulla lingua, un odore sulla pelle,
un’acqua che scivolosa ti tradisce.
 
Quando saranno passati gli anni – in quello stesso istante –
io, più triste, più lontano, più pirata, più saggio,
starò immaginando una storia reale.
Una storia chiara come la tua stessa storia,
che somiglia alla mia come quella grande storia
che non riuscimmo mai a condividere.
 
Quando saranno passati gli anni e rincaserai, già tardi,
con tracce di nostalgia ancora da decifrare
– in quello stesso istante – quando passati saranno gli anni
io, più triste, più saggio, molte vite più vecchio,
starò immaginando una storia reale:
essere l’ospite d’onore che ti attende in casa,
il fuoco già acceso, la tavola apparecchiata,
i bambini a letto e qualcosa di cui conversare.
 
Non c’è bisogno che continui, sai come funziona,
per le storie reali non si piange.

Álvaro Salvador, da La condizione del personaggio, 1992, traduzione di Luigi Sepe, in “Poesia”, n.17, gennaio/febbraio 2023, Crocetti Editore, pp. 91-93

°ascoltando John Mayall & The Bluesbreakers (e Gary Moore) – So Many Roads https://www.youtube.com/watch?v=dwc7ZEYfWYc

In bianco e nero

Certi ricordi.

Luminosi sempre.

 

Vecchia fotografia (1940 circa)

Dietro di te il mare muore, in bianco e nero.
Di spalle alle onde,
catturi la luce
di un lento tramonto,
negli ultimi giorni d’estate.
Sorridi e ci guardi intensamente:
irradi giovinezza. Di più: l’allegria,
la felice pienezza di quell’istante
scolpito nella luce, come il tuo corpo.
Sappiamo che verranno, che sempre arrivano
il tempo e la sua schiera di disgrazie.
Eppure quella luce, quello sguardo.
Sulla fragile carta
quell’adesso è già sempre.

César Rodríguez De Sepúlveda, da Luz del instante, Ommpress Bookcrafts, 2020; traduzione di Emanuela Breda

***

Vieja fotografía (circa 1940)

Tras de ti muere el mar, en blanco y negro.
De espaldas a las olas,
acaparas la luz
de un lento atardecer,
en los últimos días del verano.
Sonríes y nos miras fijamente:
irradias juventud. Más: la alegría,
la feliz plenitud de aquel instante
esculpido en la luz, como tu cuerpo.
Sabemos que vendrán, que vienen siempre
el tiempo y su cohorte de desgracias.
Sin embargo, esa luz, esa mirada.
Sobre el frágil papel
ese ahora es ya siempre.

César Rodríguez De Sepúlveda, da Luz del instante, Ommpress Bookcrafts, 2020; traduzione di Emanuela Breda

°ascoltando Al Di Meola – “Yesterday” –https://www.youtube.com/watch?v=14TqOqhcd-k

La parola

la parola

Riusciremo mai a ricordarci la parola di cui si parla in questa poesia?

 

Mentre cade l’autunno

Aspettiamo
avvolti dalle foglie dorate.
Il mondo non finisce nel tramonto,
e soltanto i sogni
hanno come limite le cose.
Il tempo ci conduce
nel suo labirinto di fogli bianchi
mentre cade l’autunno
sul cortile della nostra casa.
Avvolti dalla nebbia incessante
continuiamo ad aspettare:
la nostalgia è vivere senza ricordare
da quale parola siamo stati inventati.

***

Mientras cae el otoño

Nosotros esperamos
envueltos por las hojas doradas.
El mundo no acaba en el atardecer,
y solamente los sueños
tienen su límite en las cosas.
El tiempo nos conduce
por su laberinto de hojas en blanco
mientras cae el otoño
al patio de nuestra casa.
Envueltos por la niebla incesante
seguimos esperando:
La nostalgia es vivir sin recordar
de qué palabra fuimos inventados.

Giovanni Quessep (San Onofre, Colombia,1939), da El ser no es una fábula, 1968

 

Domenica: una poesia dolce

nenè

La poesia qui sotto mi trasmette, ogni volta che la leggo, una dolcezza infinita
(forse più di tre bignè al cioccolato… che dici, sto esagerando?)

 

Le poesie che ho vissuto tacendo sul tuo corpo
mi chiederanno la loro voce un giorno, quando te ne andrai.
Ma io non avrò più voce per ridirle, allora. Perché tu eri solita
camminare scalza per le stanze, e poi ti rannicchiavi sul letto,
gomitolo di piume, seta e fiamma selvaggia. Incrociavi le mani
sulle ginocchia, mettendo in mostra provocante
i piedi rosa impolverati. Devi ricordarmi così – dicevi;
ricordarmi così, coi piedi sporchi; coi capelli
che mi coprono gli occhi – perché così ti vedo più profondamente. Dunque,
come potrò più avere voce. La Poesia non ha mai camminato così
sotto i bianchissimi meli in fiore di nessun Paradiso.

Ghiannis Ritsos, da Erotica, Crocetti, 2008, traduzione di Nicola Crocetti

*ascoltando Bert Jansch – A Woman Like You https://www.youtube.com/watch?v=Rc-I9NRDQ1I

N di nostalgia

Marc Chagall - La violiniste bleu - 1947

Marc Chagall – Le violiniste bleu – 1947

La Nostalgia (in persona) me la immagino così:
un vestito color “cieli di Chagall” e una voce di violino.
E a piedi nudi, ovviamente!

 

In cima ad un violino
ci sta forse un respiro
che nessuno raccoglie
perché è un senso d’amore.
Tu suoni per il vento e viaggi
dove la pace sussurra tra le piante
tutta una nostalgia.

Alda Merini, da Clinica dell’abbandono, Torino, Einaudi, 2004

*ascoltando Janine Jansen – Après un reve (Gabriel Fauré)  https://www.youtube.com/watch?v=CkqlRC7i4Kg

(per altre lettere dell’alfabeto, qui)

Non durerà per sempre

Quadro di Ron Hicks (Ohio, 1965) - "Stolen kiss"

Ron Hicks (Ohio, 1965) – “Stolen kiss”

No, non mi riferisco all’amore tra i due personaggi del quadro, ma alla distanza forzata che il  maledetto Covid-19 sta imponendo a migliaia di coppie in tutto il mondo.

Non durerà per sempre, e i personaggi di questo quadro (e tutte le altre coppie) prima o poi si rivedranno.

Passo il giorno

Passo
il giorno
a guardarti
negli occhi.

Sono mesi
che non ti vedo.

Antonio Rigo (Palma de Mallorca, 1957), da Álbum Blanco, Baile del Sol, 2014

*ascoltando Pink Floyd – Wish You Were Here https://www.youtube.com/watch?v=DPL_SV3n7IU

Lontano

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Lettera II


Piove sulla sera e sul tuo ritratto.
La farfalla rinchiude la sua allegria.
Dentro il calamaio è rimasta vuota
la penna con cui scrivo. Dorme il gatto.


Io guardo il sale, guardo la mia scarpa,
guardo la sera che diventa fredda.
Non mi appartiene nulla. Si direbbe
che il cielo abbia traslocato per un po’.


Ora che la brezza prega e il mare arde
le ragazze appostate nella sera
si sorrideranno dentro ogni specchio.


Poiché è domenica e nessuno piange,
lancerò nel tempo i miei garofani
senza pensare a dove sei. Lontano.

 

°°°

Carta II

Llueve contra la tarde y tu retrato.
La mariposa enferma su alegría.
Sobre el tintero se quedó vacía
la pluma con que escribo. Duerme el gato.

Miro para la sal, para el zapato,
para la tarde que se pone fría.
Nada me pertenece. Se diría
que el cielo se ha mudado por un rato.

Como la brisa reza y el mar arde,
las muchachas que están bajo la tarde
se sonreirán en todos los espejos.

Como es domingo, como nadie llora,
yo echaré mis claveles en la hora
sin acordarme de que tú eres. lejos.

Carilda Oliver Labra (Matanzas, Cuba, 1922 – 2018), da Antología de la poesía heroica y cósmica de Carilda Oliver Labra https://studylib.es/

*ascoltando Astor Piazzolla – Libertango qui

Un profumo

2019-06-01 13.18

La nostalgia  è (anche) un profumo.
Quale vorresti sentire nell’aria?

Un uomo rastrella foglie nel
suo cortile, le ammucchia
& s’appoggia al rastrello &
le brucia completamente.
La fragranza invade il bosco
i bimbi si fermano & si fanno attenti al
profumo, che diverrà
nostalgia fra un bel po’ d’anni

Jim Morrison, da Tempersta elettrica, Poesie e scritti perduti, traduzione di Tito Schipa jr

*ascoltando Vangelis – La petite fille de la mer https://www.youtube.com/watch?v=UdPOCQGYwrk

Nostalgia

blues

Ciglia addormentate
 
Ho nostalgia del prato
dove è rimasto
in una concava erba calpestata
il nostro caldo baciarci.
 
Ho nostalgia del bosco
nei cui muschi primaverili
le nostra ciglia addormentate
si erano intrecciate
ai due respiri avvinti.

Jackie Kay, in “Poesia”, n. 344, gennaio 2019, Crocetti Editore, traduzione di Floriana Marinzuli e Bernardino Nera

 

* ascoltando George Lynch – I Will Remember https://www.youtube.com/watch?v=_j4riYsXQR8

(Qualcosa in più sulla nostalgia:  https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2016/01/04/nostalgia/;  https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2017/04/04/saudade-anche-tu/)

Dubbi…

dubbi

Dubbi, nostalgia e qualche sorriso perduto. Chi non ne ha?
(Spero tanto  possa essere dolce quell’ombra della sera…)

Ognuno deve avere

                                      A Virginia Woolf

Ognuno deve avere
una stanza tutta per sé.
E un cortile azzurro
dove far passeggiare i dubbi.

Oltre il sole
vivranno il desiderio
e la nostalgia
della prima parola.

E il sorriso
che si è perduto
e che non si ritrova più.

Ma dolce sarà
l’ombra della sera,
dietro le nubi,

aperta come un giglio.

Montserrat Abelló (1918, Terragona – 2014, Barcellona), da Parole non dette, 1981

*ascoltando Cat Stevens  – Miles From Nowhere https://www.youtube.com/watch?v=jzplmeMMB84

(Ancora sui dubbi, qui: https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2018/07/31/non-ho)