Foglie (e pensieri)

a u t u n n o

. . . è tempo di lasciare andare

 

Avanza autunno
ah questa sciocca idea
di dover sempre imparare qualcosa.
Guardo senza osservare
mi sfoglio mi slego
impallidisco tremo
e tremando volteggio.
Come l’albero tratta le sue foglie
così tratto i miei pensieri.

Chandra Candiani, da Pane nel Bosco, 2020-2023, Einaudi, 2023, p. 59

°ascoltando Erik Satie, Petite Ouverture à Danser, 1897, https://www.youtube.com/watch?v=T_LRcaxvhGo

 

Sta per cominciare

ciliegio in autunno

Sta per cominciare un nuovo autunno:
ai piedi di quale albero vorresti sederti,
per ascoltare le parole delle foglie?

***

Un autunno come quello

Dammi un autunno come quello
degli alberi cedui, mia vita.
Il tremolio glorioso e tintinnante
di una luce superstite e infinita,
di esistere ancora la voglia,
il sogno di essere il sole che fa ogni foglia
prima della caduta.

Giuseppe Conte (Imperia, 1945), da Poesie 1983-2015, Mondadori

°ascoltando Simon & Garfunkel – “Leaves That Are Green” – https://www.youtube.com/watch?v=WwOgXWOX-iE

Ascolta…

 

Che cosa stanno cantando, lì da te?

***

 

La musica nuova
 
la stagione delle foglie che cantano
può regalarti una musica nuova
quale sia il suo colore non lo so
e non so dove ti porterà,
ma se resti in silenzio
puoi sentirne anche il profumo
profumo di foglie cantate dal vento

Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022

°ascoltando Manic Street Preachers – Autumn Song – https://www.youtube.com/watch?v=_sqKt7CrWhM&t=27s

Tempo sospeso

Ill. tratta da Jimmy Liao, “Incontri disincontri”, Terre di Mezzo, 2017

(Che cosa pensano le foglie che stanno per cadere?)
***

 

Invece io son convinto che l’autunno

 
Solo nelle poesie francesi o in qualche quadro
le foglie cadono

Invece io son convinto che l’autunno
sia quel momento dell’anno
immobile sospeso
incastrato proprio in mezzo fra ciò che è finito
e ciò che è iniziato da un pezzo
 
Mi piace zoppicare per le strade
in cerca della foglia che non cade

Simone Consorti, da Voce del verbo mare, Arcipelago Itaca, 2022

°ascoltando Miles Davis – Autumn Leaves https://www.youtube.com/watch?v=rsz6TE6t7-A

Verso novembre

 

mele di settembre

Nelle “Correzioni e aggiunte al vocabolario degli accademici della Crusca” del 1869, compare la voce Autunnare: passare, godere l’autunno. Quindi… stai autunnando bene?

***

 

Autunnando

Ma tu lo senti nel vento il rosso
profumato delle mele di settembre?
È dolce come un bacio rubato
per amore e più intenso – quasi –
del retrogusto grigio della tua paura
dimmi, lo senti leggero nel vento
ancora un soffio di bellezza?
©IreneMarchi2022

°ascoltando Van Morrison – Autumn Golden Day – https://www.youtube.com/watch?v=73PrxdAfZ2A&t=156s

Oggetto: Una cortese richiesta

Gent. ma Vita,

   Con la presente vorrei associarmi alla richiesta espressa nella poesia qui riportata;
ringrazio fin d’ora, e in ogni caso, per l’attenzione.

Un saluto cordiale

I.M.

 

***

Dammi un autunno come quello
degli alberi, mia vita.
Il tremolio glorioso e tintinnante
di una luce superstite e infinita,
di esistere ancora la voglia,
il sogno di essere il sole che fa ogni foglia
prima della caduta.

Giuseppe Conte (Imperia, 1945), da Ferite e rifioriture,  Mondadori, 2006

Giro giro tondo… (tentativi di uguaglianza)

Ti ricordi quanto si girava in tondo cantando… casca il mondo, casca la Terra, tutti giù per terra… ? Giocavamo all’uguaglianza (?)

 

Autunno

Hai notato che ogni foglia è diversa da tutte le altre?
Non sono neanche dello stesso colore,
variano tra loro di misure millimetriche
e quando cadono dagli alberi spinte dalla fatalità,
scivolano in modo diverso tra gli scenari dell’aria.
Alcune descrivono lente spirali, altre ruotano sul proprio asse,
ma tutte cadono, irrimediabilmente cadono
verso la solida terra dei parchi o sull’asfalto dei marciapiedi;
solo in quel momento tutte le foglie dell’albero sono identiche.

***

Otoño

¿Has notado que cada hoja es distinta a sus iguales?
Ni siquiera son del mismo color,
varían entre sí por milimétricas medidas
y cuando caen de los árboles empujadas por la fatalidad,
se deslizan distinto por los escenarios del aire.
Unas describen lentas espirales, otras giran sobre su propio eje,
pero todas caen, irremediablemente caen
hacia la tierra maciza de los parques o al asfalto de las aceras;
sólo en ese momento todas las hojas del árbol son iguales.

Álvaro Solís (Villahermosa, Messico, 1974), da Diario di bordo di nessuno, traduzione di Alessio Brandolini   

Disattenzioni

albero autunnale foglie gialle e rosse

C’è stato qualcosa di bello (come l’autunno di questa poesia) della cui esistenza ti sei accort* (molto o addirittura troppo) in ritardo?

L’autunno

E intanto fuori c’era l’autunno.
Non lo sapevo prima. C’era.
In ogni foglia, nell’aria, nella
luce. C’era. E io l’avevo lasciato solo
non lo avevo sorretto, non ammirato
non ero stata sbalordita dai gialli e
dai rossi che infiammava.
O dall’albero quando sta come nudo, con veste
di foglie garbata caduta ai suoi piedi.
Incredulo, l’albero – attonito
pudico. Non lo avevo guardato.
E adesso dalla finestra chiamava –
l’autunno – col suo mesto sorriso e
di nuovo io sorprendevo, adoravo.
Benvenuto a te che fai del morire
un’epopea di colori.

Mariangela Gualtieri, da
Riassunto della creazione, in Quando non morivo, Einaudi, 2019

La parola

la parola

Riusciremo mai a ricordarci la parola di cui si parla in questa poesia?

 

Mentre cade l’autunno

Aspettiamo
avvolti dalle foglie dorate.
Il mondo non finisce nel tramonto,
e soltanto i sogni
hanno come limite le cose.
Il tempo ci conduce
nel suo labirinto di fogli bianchi
mentre cade l’autunno
sul cortile della nostra casa.
Avvolti dalla nebbia incessante
continuiamo ad aspettare:
la nostalgia è vivere senza ricordare
da quale parola siamo stati inventati.

***

Mientras cae el otoño

Nosotros esperamos
envueltos por las hojas doradas.
El mundo no acaba en el atardecer,
y solamente los sueños
tienen su límite en las cosas.
El tiempo nos conduce
por su laberinto de hojas en blanco
mientras cae el otoño
al patio de nuestra casa.
Envueltos por la niebla incesante
seguimos esperando:
La nostalgia es vivir sin recordar
de qué palabra fuimos inventados.

Giovanni Quessep (San Onofre, Colombia,1939), da El ser no es una fábula, 1968

 

Senti anche tu?

v

 

Note dolci

L’uva fragola mi sta cantando
una canzone più dolce di ogni paura
la musica io non la so scrivere
ma so ascoltare –  senti il ritornello…
ci accarezza il controcanto
del vento – e lei canta, piano,  le sue note
profumate: anch’io  –  mi sussurra  –
ho creduto di non meritare il sole
ma ora sono matura tra le tue mani

IreneMarchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022