Gli scherzi della memoria

Mi è capitato, una volta, di perdere temporaneamente la memoria: più o meno a quattordici anni, in gita in montagna con la scuola, catapultata sul ghiaccio da uno slittino in picchiata. All’ospedale, in attesa della radiografia (me l’hanno  raccontato poi, con gran divertimento)  uno dei  professori presenti, il nostro inflessibile e temutissimo professore di  matematica, mi chiese: “Ti ricordi chi sono?” e io candidamente risposi: “Prof, ma come ci si può dimenticare di lei?!”. (La memoria ha più risorse di quello che pensiamo).

Come ci riesci?

Se cerchi la linea
che spieghi un perché
troverai un nodo
e piangere verrà facile
facile come girare
un foglio
come cancellare
un nome.
Ma – dimmi – la memoria,
come la inganni?

Irene Marchi, da L’uso delle parole  e delle nuvole, Cicorivolta, 2020

°ascoltando Avishai Cohen – Remembering https://www.youtube.com/watch?v=o6vptqMYk3g

Gli strumenti della vita

Quale strumento suona, la vita, nei momenti belli?

Il buon momento

(…)

Tocca la vita le sue palme
e suona i suoi strumenti.
Forse incendia la sua musica
solo per farci dimenticare.
Ma ci sono cose che non muoiono
e altre che mai vissero.
E ce ne sono che riempiono tutto
il nostro universo.

E non è possibile
liberarsi dal ricordo.

***
El buen momento
(…)
Toca la vida sus palmas
y tañe sus instrumentos.
Acaso encienda su música
sólo para que olvidemos.
Pero hay cosas que no mueren
y otras que nunca vivieron.
Y las hay que llenan todo
nuestro universo.

Y no es posible librarse
de su recuerdo.

José Hierro (Madrid, 2002-2022), da Alegría (1947), traduzione da Poesie scelte, a cura di Alessandro Ghignoli, Donzelli, 2004

° ascoltando Gioacchino Rossini – La Danza – Tarantella Napoletana
https://www.youtube.com/watch?v=0GXaip_Gtqw&list=TLPQMTIwNTIwMjOpU-SfmsXR7w&index=1

Terapia naturale (ops… bisogna dire “green therapy”)

tantoilmondoèpienodifiori

Che cosa vuoi dimenticare o ricordare? fatti aiutare da un fiore (fortunatamente il mondo è  pieno di fiori… anche se non ancora per tanto).

***

Ipnosi

fatti ipnotizzare da un fiore
– scegli tu il suo colore – guardalo
da vicino e sempre più vicino
guardalo vivere e carezzarti
mentre cadi nel tuo sonno e perdi
la paura di essere un errore
guardalo perché ogni venatura
di petalo respira anche per te

Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022

°ascoltando  Damien Rice – Hypnosis https://www.youtube.com/watch?v=4TXy2i036LU

Una coperta e una domanda


I ricordi vanno trattati bene, dice il poeta. Io però vorrei chiedergli:
ma tutti (e proprio tutti) o solo quelli belli?
***

Sfoglia i tuoi ricordi
cuci per loro una coperta di stoffa.
Scosta le tende e cambia l’aria.
Sii per loro cordiale, leggero.
Questi ricordi sono tuoi.
Pensaci mentre nuoti
nel mare dei Sargassi della memoria
e l’erba marina crescendo ti cuce la bocca.
Questi ricordi sono tuoi,
non li dimenticherai fino alla fine.

Adam Zagajewski (Leopoli, 1945-2021), dalla rivista “Poesia”, Anno XVII, Maggio 2004, N. 183, Crocetti Editore, traduzione di Paola Malavasi

°ascoltando Baustelle – Le rane https://www.youtube.com/watch?v=CrJvMI1SXQY

Cose che non si dimenticano

memoria selettiva

Ci sono momenti, parole, azioni, anche di un passato molto lontano, impossibili da dimenticare.  Hai mai fatto un tuo elenco? (Ma poi, a che serve un elenco se si tratta  di cose davvero indimenticabili?).

***

Canzone

Quasi andavo a letto
senza ricordarmi
le quattro violette bianche
che ho infilato nell’asola
del tuo maglione verde

né come ti ho baciata allora
e tu hai baciato me
timida come se non fossi
mai stato il tuo amante

Leonard Cohen, da Le spezie della terra, traduzione di Giancarlo de Cataldo e Damiano Abeni

°ascoltando Leonard Cohen – I Can’t Forgethttps://www.youtube.com/watch?v=o-58u8Lyvhw

N di nonmuoremaichivienericordato

“(…) Muoiono veramente quelli solo
che vai dimenticando (…)”
***

Non dire mai che è morto, non dire
era, faceva. Le tristi parole
non servono che a farlo sprofondare
ancora di più nella terra.
Muoiono veramente quelli solo
che vai dimenticando: a poco a poco
tace la voce che t’innamorò.
Scende sul viso un logorio sfinito
di cenere e penombre. Quella è morte.
Quella è morte davvero e senza alcuna
speranza.

Daria Menicanti (Piacenza, 1914-1995), da Il concerto del grillo – L’opera poetica completa con tutte le poesie inedite, Misesis Edizioni, 2013

°ascoltando Thom Yorke-True Love Waits https://www.youtube.com/watch?v=FbeXo4IJZw4

“Se la memoria non m’inganna…”

Vediamo che cosa consiglia la poesia qui sotto per non farci “ingannare” troppo dalla memoria (sempre così selettiva!).

Memoria

Non prendere troppo sul serio
quello che ti dice la memoria.

Potrebbe non essere stato quel pomeriggio.
Forse tutto fu illusione.
La grande passione
è esistita solo nel tuo desiderio.

Chi ti dice che non ti stia raccontando balle
per prolungare la fine
e suggerire che tutto ciò
almeno ha avuto un senso.

***

Memoria

No tomes muy en serio
lo que te dice la memoria.

A lo mejor no hubo esa tarde.
Quizá todo fue autoengaño.
La gran pasión
sólo existió en tu deseo.

Quién te dice que no te está contando ficciones
para alargar la prórroga del fin
y sugerir que todo esto
tuvo al menos algún sentido.

José Emilio Pacheco (Città del Messico, 1939-2014), da La arena errante, 1999

Piccole frane

azz

I ricordi che “rotolano giù” inaspettati:

Ti liberò dal passato
una discussione davvero irrilevante
sul vento e l’avarizia.
Giorni fa qualcuno parlava
di uomini, di come farsi una vita,
di versi, di Afriche,
e di tifoni.
E là in mezzo, da qualche parte
cadde il tuo nome assente
– da anni in balia dell’oblio –
nell’attimo incustodito.
Cadde, e scegliendo
la più ripida tra tutte le strade
– quella del ricordo – rotolò giù
da Afriche, piantagioni,
da soverchianti soli,
e contro la tua volontà, ti portò,
minuziosamente bello
e meticolosamente immutato
veramente insidioso.
Ti portò davanti al complice autunno
che istiga un Giudizio Universale
nei sogni smarriti.

Kikí Dimulà (Atene, 1931-2020), da L’adolescenza dell’oblio, Crocetti, 2002, traduzione di Paola Maria Minucci

∞ ascoltando Peter Green – Bottoms Up https://www.youtube.com/watch?v=GkHnnEoWY0o&list=PL8a8cutYP7fr_-3h_3npIjvnTnXlxl9T9&index=1

Le cose piccolissime (?)

ntsdm

La memoria ha un metro tutto suo. E fa quello che le pare.

Cari  non ti scordar
di me
io mi ricordo infatti
d’essere stata una volta
in grande confidenza
con voi – un’amicizia repentina –
nell’età piccina
io mi ricordo
i giorni dei prati
quando la mamma
a borsate raccoglieva il tarassaco
e io
per gioco
provavo e riprovavo
la verticale
di colpo
mi cedettero le braccia
e la faccia si piantò
al suolo
in mezzo a voi
io mi ricordo solo
tutto
che girava
forse
l’azzurrità
vostra nell’impatto chissà
aveva passato il confine
della gabbia cranica
ed era entrata nelle cavità
dei pensieri
e mentre tutti
si stavano a preoccupare
della botta di mettere
il ghiaccio
sul bernoccolo disinfettare
lo sbuccio
voi aveste libera
circolazione nella testa
nelle zone
periferiche delle mani
delle dita
perfino del cuore
bambino
e nessuno
si accorse delle conseguenze
irreversibili
il cocciuto non scordare
le cose piccolissime
soprattutto
se azzurre

Cristina Bellemo, da Casa toracica, AnimaMundi Editore, 2020

 
ascoltando Sidney Bechet – Petite fleur

Allenare la memoria

Magritte

Quali sono per te  le “cose importanti” da ricordare?

E così ancora una volta

E così ancora una volta trovo la strada
per la sua porta buia dove sempre paziente lei
accanto all’arco che conduce dentro
il suo giardino dal vicolo nascosto
attende dietro la sua lampada silvana

E dove sei stato finora mi chiede
sorridendo, ti eri perso ancora?
Ormai dovresti aver imparato
a ricordare le cose importanti.
Importanti? Me, ovviamente, sussurra

Gray Sutherland (1948, Inghilterra), traduzione di Chiara de Luca (fonte: http://poesia.blog.rainews.it/)

***

And so once more

And so once more I find my way
to her dark door where ever patient she
close by the arch that leads into
her garden from the hidden alleyway
stands waiting beneath her sylvan lamp

So what have you been up to this
Time smiling she asks, getting lost again?
By now you really should have learned
To keep important things in mind.
Important? Me, of course, she breathes

° ascoltando Russian Circles – Memoriam https://www.youtube.com/watch?v=7Kcr8NptPeQ