Detto, fatto

 

(Sulle porte dei frigoriferi si leggono spesso dei buoni consigli)

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Promemoria da attaccare alla porta del frigorifero

All’ora del tramonto in cima alla collina
fa’ attenzione a come le ortiche e i frassini
resistono alla stagione secca

parla con i viaggiatori ed esamina le loro lettere
entra in contatto con le navi costiere
di passaggio verso mercati lontani
esamina l’abbaiare del cane e le impronte del cavallo

insegui a perdifiato la nuvola
e quando di lei resterà solo un colore
non cessi di meravigliarti la sua volontà
di ricominciare ogni volta di nuovo

le folle si trastullano
con i miracoli che accadono
nei libri contabili
tu cerca al contrario
stelle distinte
che trascinino sobbalzando
il peso del tuo aratro

José Tolentino  Mendonça, da Estranei alla Terra, traduzione di Teresa Bartolomei, in “Poesia”, n. 20, anno IV, luglio/agosto 2023, Crocetti Editore

°ascoltando Fabrizio Paterlini – Follow the Cloudshttps://www.youtube.com/watch?v=Ovc_x4SOWk0

I di inafferrabile

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Le nuvole sono inafferrabili. È bene saperlo.

***

 

Disegnando una nuvola

 

Bella ninfa inafferrabile
non basta l’occhio, non basta il fiuto
del cacciatore più astuto,
del pescatore più abile,
non conta il senno, la pazienza,
chi ti guarda è perduto.

Leonardo Sinisgalli, da Tutte le poesie, Mondadori, 2020

°ascoltando Ludovico Einaudi-Nuvole Bianche https://www.youtube.com/watch?v=vjUSDxAUUSE&t=2s

Il grande gioco delle nuvole

Camminando insieme alle nuvole (e sotto un cielo sempre diverso)

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Canzone

Le nuvole sono legate alla terra ed al vento.
Fin che ci saran nuvole sopra Torino
sarà bella la vita. Sollevo la testa
e un gran gioco si svolge lassù sotto il sole.
Masse bianche durissime e il vento vi circola
tutto azzurro – talvolta le disfa
e ne fa grandi veli impregnati di luce.
Sopra i tetti, a migliaia le nuvole bianche
copron tutto, la folla, le pietre e il frastuono.
Molte volte levandomi ho visto le nuvole
trasparire nell’acqua limpida di un catino.
Anche gli alberi uniscono il cielo alla terra.
Le città sterminate somiglian foreste
dove il cielo compare su su, tra le vie.
Come gli alberi vivi sul Po, nei torrenti
così vivono i mucchi di case nel sole.
Anche gli alberi soffrono e muoiono sotto le nubi
l’uomo sanguina e muore, – ma canta la gioia
tra la terra ed il cielo, la gran meraviglia
di città e di foreste. Avrò tempo domani
a rinchiudermi e stringere i denti. Ora tutta la
vita son le nubi e le piante e le vie, perdute nel cielo.

Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo, 1908-1950) da Poesie del disamore e altre poesie disperse, Einaudi, 1968

°ascoltando Avishay Cohen Trio – Below – https://www.youtube.com/watch?v=IpzObDBSecQ

Sai nuvolare?

nuvoleeeRipropongo una mia poesia “nuvolosa” ringraziando di cuore Antonio Stangherlin e Catia Carlon che hanno realizzato questo delicatissimo video:

(chitarra e video di Antonio Stangherlin, voce di Catia Carlon,  musica di J.M.Zenamon: SOÑANDO –Dreaming–  testo di Irene Marchi)

Fatti nuvola

Il tempo t’insegnerà
a essere nuvola:
cambierai forma nel vento
senza aspettareil tramonto
per sentirti colore.

Fatti nuvola
per sfiorare gli alberi
per vedere meglio ogni cosa
per sorridere nel buio

e fatti nuvola – se vuoi –
anche per piangere.

Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Edizioni, 2020

 

Un po’ di cielo

quellocheserve

Che cosa ci serve veramente?

Quello che serve

Quello che serve
lo accarezzo nel gesto

                        lento

di afferrare una nuvola

mi serve l’aria
per volare,
la luna
per la tavola della sera
e un pezzo di cielo
per alzarmi di nuovo,
domani.

Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Editore, 2020

*ascoltando Yann Tiersen – Sur Le Fil https://www.youtube.com/watch?v=DyLSUhMLeUM

Qualcosa di semplice

 gocce

La pioggia che torna nuvola è semplice come il silenzio. Un cerchio perfetto.

Assaggia dalle mie dita un po’ di quest’acqua
di questa che ha ancora sapore di nuvola
che tornerà nuvola
c’è come una desinenza concorde
un muto cospirare di cerchi
in questo alfabeto
e così anche tu tornerai
come passi adesso che passo
senza toccarti
è la medesima semplicità del sasso
pronta a risolversi in polvere
è la medesima semplicità del silenzio
il silenzio, soltanto, perfetto.

Pierluigi Cappello (Gemona del Friuli, 1967-  Cassacco, 2017), da  Azzurro elementare, 2013

*ascoltando Creedence Clearwater Revival – Have You Ever Seen The Rain? https://www.youtube.com/watch?v=Gu2pVPWGYMQ