Risonanza

Con quale elemento naturale senti di poter entrare in risonanza?

***

Sento la pioggia. Giunta furtiva scroscia.
Un suono di latta, di liete gocce i passi.
Attimi, attimi, solo attimi e attimi,
e a un tratto guardo, e sono già anni e anni!
Forse anche secoli. Nessuno lo sa più
nelle nebulose dell’anima o del cielo –
nel manto della pioggia, diafana come vetro,
io vado dai vivi e i morti rivedo.
Bacio tutti i boschi. Ringrazio il violinista.
Vi ha sonato bene una volta la mia presenza.
Io sono albero, neve, ogni cosa che amo.
E forse è in questo tutta la mia essenza.

Lina Kostenko (Ucraina, 1930), poesia tradotta da Paolo Statuti https://musashop.wordpress.com/2019/03/04/lida-kostenko/

°ascoltando Aikyo – Cajita de musica –  Granada (Hang, Bells, Flauta & Chelo) – https://www.youtube.com/watch?v=iOPRCCyQlz8

La danza

infrarosso

Sappiamo ancora danzare? sappiamo ancora agitare le braccia? no, no, non all’happy hour per ordinare ancora da bere, né per litigare nel traffico da bravi automobilisti rabbiosi: semplicemente per invocare la pioggia. Perché  abbiamo consumato letteralmente  all we can eat (and drink) e ora stiamo andando a fuoco: urge una danza della pioggia.

***

Sulle tracce della pioggia

Una nebbia di grasso sottile ingiallisce l’aria,
respiriamo budino caldo.
Le foglie in giardino crepitano
come antico taffetà. Il vecchio giardino.
Un tocco e si sgretolano.
Il prato è da dimenticare –
il vecchio prato –
anche se prosperano i denti di leone:
sopravvissuti ai nostri fragili ibridi.
Le loro radici si stringono all’argilla dura.

Da tutto il giorno esita la pioggia.
Si addensa, si trattiene.
Pigiamo sui nostri schermi touch,
valutando le probabilità
sulle mappe radar: scrosci verdi scorrono
da ovest a est,
svaniscono prima di colpire
il punto che siamo.
Un punto rosso allungato, come una voce da fumetto
senza parole,
come una lacrima a rovescio.
È lì che viviamo adesso,
dentro questo punto
color tostapane acceso;
dentro questa bolla rossa e secca.

Siamo in piedi sul non-prato,
con le braccia tese e la bocca aperta.
Sarà bruciare o annegare?
Anche se abbiamo dimenticato il mantra,
il canto, la danza,
invochiamo un oceano verticale,
azzurro puro, pura acqua.
Lascia che scenda.

Margaret Atwood, da Moltissimo (sezione IV), traduzione di Renata Morresi, Ponte alle Grazie, 2021

°ascoltando Le Orme – Danza Della Pioggiahttps://www.youtube.com/watch?v=-nvZZl5l7Gc

Limpido

(L’aria limpida, dopo una notte di pioggia, per un momento fa sembrare tutto possibile)

Dopo una notte di pioggia

Il mattino è limpido, fresco.
Le ciminiere sembrano lontane.
Sembra caduto
ogni muro, ogni rete metallica.
C’è anche
qualche fiore lucido
nel pugno di terra martoriato
che ancora è rimasto.
La nostra carne, il nostro cuore
ora ritornano a essere
quel sogno guerrigliero
di uccelli e cieli inimmaginabile.

Ferruccio Brugnaro (Mestre, 1936), da Un pugno di sole – Poesie per sopravvivere, 2011
 

°ascoltando Electric Light Orchestra – Mr. Blue Skyhttps://www.youtube.com/watch?v=aQUlA8Hcv4s&t=44s

Sotto la pioggia

pioggia

(Non servono ombrelli)

 

Il segreto degli abbracci
Sotto la pioggia
È una promessa
Per i giorni
Dove i ricordi sbagliano porta.

Edna St. Vincent Millay, (Rockland – Maine, 1892 -1950), da Edna St.Vincent Millay – Poesie, traduzione di Silvio Raffo, Crocetti Editore

♣ ascoltando Yann Tiersen – Le Matin https://www.youtube.com/watch?v=6Q71FZzZ61o&t=16s

Senza ombrello

pioveva

Piove, io esco

amo la pioggia che non lo sa
se fa danno o dà respiro
alla terra e alla nostra sete
amo le gocce della pioggia, tutte,  
quando cominciano a cadere
e sembrano avvertire  s  c u
s     ac i…
               s  ti     a
         m  o          pe  r        p io v
                 e r      e
sì, amo la pioggia, tutta,
fatta da una goccia
una goccia
una goccia
una goccia

e che il contagocce no, mai lo saprà usare

(ora esco, c’è un temporale)

Irene Marchi,  da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 20232021

♥ ascoltando  Ezio Bosso – Rain, in Your Black Eyes https://www.youtube.com/watch?v=vkiVWpf_tW4

Quando saremo alberi

alberi(Se un giorno, passato il nostro tempo, diventeremo alberi, allora, forse, capiremo molte cose)

Sulla pelle

Lontano, fuori,
cade
una pioggia
che solamente annuso, una pioggia
che ancora non è arrivata.
Qui
sulla pelle, come su una pagina
in bianco,
attendo che l’acqua, la pioggia,
ciò che vive e trema,
mi sia un giorno rivelato.

***

En la piel

A lo lejos, afuera,
cae
una lluvia
que tan solo huelo, una lluvia
que aún no ha llegado.
Aquí
en la piel, como en una página
en blanco,
espero que el agua, la lluvia,
lo que vive y tiembla,
me sea alguna vez revelado.

Hugo Mújica (Buenos Aires, 1942), da Y siempre después el viento (E sempre dopo il vento), traduzione di Alessandro Ghignoli, Raffaelli Editore, 2013

♣ ascoltando Gordon Lightfoot – Rainy Day People https://www.youtube.com/watch?v=x2Sb1gtzmsc

Ombrelli color pioggia

 

ombrello azzurro pioggia mimetizzarsi

Invisibile

Ho sempre scelto ombrelli grigiazzurri:
se mi mimetizzo, pensavo, la pioggia
mi parlerà come parla al suo cielo
e forse potremmo essere amiche.
L’invisibilità è un abito
che ti veste dentro, così le emozioni
sono addomesticate, ma il corpo
– è una legge fisica – riflette comunque
la luce. Mi chiedi se alla fine
ho ingannato  la pioggia… ti risponderò,
però vòltati, io sono da questa parte!

Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Edizioni, 2022

♥ ascoltando Ivano Fossati –  Invisibilehttps://www.youtube.com/watch?v=3_wmSZF5CLc

(ancora di invisibilità: https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2019/12/04/invisibilita/)

Definisci “bellezza”

crocus nella neve 1

Che cos’è per te la “bellezza”?

 

Bellezza

Limpida,
l’acqua che scorre tra i sassi e il muschio
lambendo meandri e felci.
Impetuoso,
il fiume che precipita in cascate
sul palato della terra assetata.
Torrenziale,
la pioggia che spegne le braci della morte.
Pura,
la vita ostinata e piccina
al riparo sotto il manto di neve.

Carmen Yañez, da Senza Ritorno, Guanda Editore, 2020

ascoltando Josephine Foster – Little Life https://www.youtube.com/watch?v=iNewbeHiaW0

Pioggia profumata

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L’altra sera un temporale ha sparso giù in giardino tutti i petali delle rose fiorite a  settembre; la mattina dopo li ho raccolti, carichi di pioggia profumata. Una goccia, in particolare, si è scusata per quel piccolo disastro e se n’è andata portando con sé alcuni petali.  Se sentite profumo di rosa forse è lei…

Pioggia

La pioggia ha un vago segreto di tenerezza,
una vaga sonnolenza rassegnata e amabile,
si desta con lei un’umile musica
che rende vibrante lo spirito addormentato del paesaggio.
 
È un bacio azzurro che la Terra accoglie,
il mito primitivo che torna a realizzarsi.
Il contatto ormai freddo dei vecchi cielo e terra
con un clima mite di sere interminabili.
 
È l’aurora del frutto. Quella che ci dà i fiori
e ci unge del santo spirito dei mari.
Quella che diffonde vita sulle sementi
e nell’anima tristezza di qualcosa di vago.
 
La nostalgia terribile di una vita perduta,
il fatale sentimento di esser nati tardi,
o l’inquieta illusione di un impossibile domani
con l’inquietudine prossima del colore della carne.
 
L’amore si ridesta nel suo grigio ritmo,
il nostro cielo interiore ha un trionfo di sangue,
ma il nostro ottimismo si muta in tristezza
vedendo le gocce morte sopra i vetri.
 
Sono le gocce: occhi di infinito che guardano
il bianco infinito che fu per loro madre.

Granada, gennaio 1919

Federico Garcia Lorca, prima metà della poesia Pioggia, traduzione di Claudio Rendina, da Poesie (Libro de poemas), Newton Compton, Roma, 1970

 

With a little help from… the rain

rain

Una poesia popolare giapponese (citata da Roland Barthes in Frammenti di un discorso amoroso) ci sprona con queste parole:

Così è la vita:
Cadere sette volte
E rialzarsi otto

perché si cade… e ci si rialza.

                                            °°°
Tieniti pronto

Quando la pioggia
– inevitabile –
bagnerà il centro
del tuo dolore
regalati un grido
                           vivo
lascia andare
ogni lacrima,
stenditi nel fango
un’ultima volta.
Tu guarda le nuvole
e tieniti pronto.

Irene Marchi, da L’uso delle parole e delle nuvole, Cicorivolta Edizioni, 2020

*ascoltando Ezio Bosso – Music for Weather Elements: Rain, In Your Black Eyes https://www.youtube.com/watch?v=_vcSUaWOMI4