Graffette & co.

graffette

Ma quali rughe! Ti rendi conto di essere ormai  vecchi* quando, riordinando qualche cassetto,  trovi talmente tante  graffette per fogli (e vecchie matite, residui di gomme per cancellare, …), che – ne sei cert* – per il resto dei tuoi giorni non dovrai mai più comprarne.

˜˜˜

cassetti

riordinare quel cassetto matto
della scrivania è cosa impegnativa
–  non credi? – foto dimenticate  
biglietti di treni
di voli di baci
di vite passate
graffette deformate per fogli
che non stanno
più insieme
e adesso? non sai se piangere
o ridere
del fatto che tanta vita
vissuta e non vissuta
l’abbandoniamo al buio 
in stupidi cassetti

©irene.marchi.2024

°ascoltando Band of Horses – In A Drawer – https://www.youtube.com/watch?v=2ZZ-xzWDZyQ

Un po’

un po'

Se qualcosa ci rende un po’ felici,
è già tanto o non ancora abbastanza?

***

 

Un po’

 
Un po’ implica
se non un insulto
(reale o immaginario)
 
perlomeno qualcosa
di sgradevole –

un po’ di freddo
un po’ di mal di testa.
 
Nessuno dice mai:
“Mi fai un po’ felice”.
 
Benché, spesso,  sia
proprio questo il caso.

Elaine Equi (Oak Park, Illinois, 1953), da “Poesia – Rivista internazionale di cultura poetica”, anno V –N. 26, Luglio/Agosto 2024, traduzione di Carla Buranello

°ascoltando Explosions In The Sky – Magic Hourshttps://www.youtube.com/watch?v=bhlZjUki_4M

 

Lista delle cose da fare: 16 – luccicare

luccica

(Abbi cura di luccicare)

***

 

Un certo raggio della luna bianca di stanotte
ha attraversato il cielo e ha raggiunto me
il cane Tito e poi l’asfalto.
Io in ritardo me ne sono accorto, il cane Tito
credo era distratto
e l’asfalto ha luccicato per un attimo
sostituendosi con garbo alla
inadempienza di Tito
e alla mia.

Stefano Dal Bianco, da Paradiso, Garzanti, 2024

°ascoltando  René Aubry – Demi lune https://www.youtube.com/watch?v=fLQja5nzdbU

(Qui, il resto della lista)

Vertigine

(Beati gli ottimisti)

***

E dopo?

il cuore sale in gola
poi un respiro smarrito
e nel vuoto di un secondo
 
s
p
r
o
f
o
n
d
a
r
e
 
che cosa ci sarà dopo?
è questa la vertigine
del mancato ottimista,
ad ogni bivio o anche solo
percorrendo un sottopasso

Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023

 

°ascoltando Radiohead – Climbing Up the Walls –
 https://www.youtube.com/watch?v=XX4EpkR-Sp4&t=8s

Maestri: 2 – il cielo (e la sua luce)

Marta e l'alba

(Guardare l’alba può insegnare qualcosa. Qualcosa di importante)

 

 

cielo

insegnami
la luce della mattina
quando filtra dalle fessure e poi
calma si rivela sé stessa
luce che accarezza 
sguardoabbraccio di chi ama
senza ombra
insegnami la luce
di una finestra a oriente
la prima a raccontare delle nuvole
i disegni

insegnami
la luce della mattina
e le tue parole più chiare

©irene.marchi.2024

°ascoltando  God Is An Astronaut – First Day of Sun
– https://www.youtube.com/watch?v=e0fIxqbDcx8

Maestri: 1- il mare

sea

Che cosa ti ha insegnato il mare?

Che cosa vorresti che ti insegnasse?

***

               

Onda onda
risacca mare
imparo a salvare
a lasciare a lasciare
onda onda risacca mare
per sempre
restare per sempre
partire
onda goccia che batti
la roccia
onda onda risacca mare
niente tutto e niente pensare
acqua profonda acqua sprofonda
onda onda risacca mare
imparo a scordare
mi scordo d’imparare
onda onda risacca mare
che tu possa
mare
mantenere la promessa
onda onda
risacca mare
insegnami a respirare
insegnami mare

Cristina Bellemo, da Casa toracica, AnimaMundi Edizioni, 2020

°ascoltando – Nine Inch Nails – La Mer https://www.youtube.com/watch?v=dcIOInVS7jo&t=2s

Visti da fuori

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Come ci vedono gli altri?
E come vediamo, noi, gli altri?

(Appare forse tutto più semplice ciò che viene visto dal di fuori.)

***

Beato il mio vicino

Beato il mio vicino che dalle sue finestre
coglie con gli occhi i fiori che io curo,
i colori che veglio dal buio della casa.
Io penso a togliere le foglie secche
a dare l’acqua ai vasi appena serve,
devo sempre patire quando un giorno
vedo che sono morti eternamente.
Per lui sono soltanto vivi, solo belli,
non ha bisogno di saperne i nomi
per imparare come amarli meglio.
Beato lui, il vicino,
che chiama il mio balcone il suo paesaggio
e che di fronte a sé tra strada e cielo
vede distintamente il mio destino.

Silvia Bre, da Marmo, Einaudi, 2007

°ascoltando Bert Jansch – Bett’s Dancehttps://www.youtube.com/watch?v=c94g57Iobpw

Che cosa manca?

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Che cosa manca? che cosa manca a questo mondo dove si continua a morire in mare nell’indifferenza generale? che cosa manca a questo mondo che ha come massima priorità gli armamenti? che cosa manca a questo nostro paese in cui si sdoganano simboli d’odio e di razzismo, in cui i lavoratori valgono meno delle formiche (ma ce la stiamo a raccontare con storielle di pane e pomodoro)? tutto manca, tutto quello che avremmo dovuto imparare.

***

 

Quello che manca
 

libertà
di desideri di scelte di passioni,
libertà di ribellione
contro meccanismi schemi orologi,
li ber tà (rivoluzione?)
di età corpo mente,
l i b e r t à come resistenza
al discount al display al disincanto
libertà di calzini spaiati
di guanti bucati
di colori a contrasto, sia nelle tele
che nell’intreccio delle mani

Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Edizioni, 2020

 

Toh… chi si rivede!

 

adolescenza

Che cosa diresti, oggi, all’adolescente che sei stata/stato (o cosa direbbe lei/lui a te)? Conservi ancora qualcosa di suo (oltre al diario)?

***

Io – un’adolescente?
Se ora, d’improvviso, si presentasse qui,
dovrei salutarla come una persona cara,
benché mi sia estranea e lontana?

Versare una lacrimuccia, baciarla sulla fronte
per la sola ragione
che la nostra data di nascita è la stessa?

Siamo così dissimili
che forse solo le ossa sono le stesse,
la calotta cranica, le orbite oculari.

Perché già gli occhi è come fossero più grandi,
le ciglia più lunghe, la statura più alta
e tutto il corpo è fasciato
dalla pelle liscia, senza un’imperfezione.

In verità ci legano parenti e conoscenti,
ma nel suo mondo di questa cerchia comune
sono quasi tutti vivi,
mentre nel mio quasi nessuno.

Siamo così diverse,
i nostri pensieri e parole così differenti.
Lei sa poco –
ma con un’ostinazione degna di miglior causa.
Io so molto di più –
ma non in modo certo.

Mi mostra delle poesie,
scritte con una grafia nitida, accurata,
con cui io non scrivo più da anni.

Leggo quelle poesie, le leggo.
Be’, forse quest’unica,
se fosse accorciata
e corretta qua e là.
Dal resto non verrà nulla di buono.

La conversazione langue.
Sul suo modesto orologio
il tempo è ancora incerto e costa poco.
Sul mio è molto più caro ed esatto.

Per commiato nulla, un sorriso abbozzato
e nessuna commozione.

Solo quando sparisce
e nella fretta dimentica la sciarpa –

Una sciarpa di pura lana,
a righe colorate,
che nostra madre
ha fatto per lei all’uncinetto.

La conservo ancora.

Wisława Szymborska, da Due punti / Qui, Libri Scheiwiller, 2010, traduzione di Pietro Marchesani

°ascoltando Bruce Springsteen – No Surrender (dall’album Born In The U.S.A., 1984) – https://www.youtube.com/watch?v=txKhQ9cbhgo&t=1s

Poeti (e dove trovarli)

utilità

(Trova il poeta)

Il poeta come mobile

Il poeta appartiene agli oggetti per la casa;
lo si trova in mezzo alle cesoie, ai copertoni,
ai rubinetti, ai chiodi: terzo piano a sinistra,
nei grandi magazzini, dove è disponibile
 
a prezzi contenuti. Tutti i capi reparto
ne conoscono l’impiego. Un opuscolo blu
vanta le sue qualità. Gli basta poco spazio:
un metro cubo, al massimo, in cucina.
 
Il modello comune consuma pane duro
con un quarto di vino. In un giorno di sofferenza
o di sventura, può essere di grande aiuto
 
perché la sua specialità è l’aria primaverile
irresistibile e dolce, che lui diffonde sulle pareti,
sulla lavatrice, sul fornello, sulla spazzatura.

Alain Bousquet, da Sonnets pour une fin de siècle, 1980, (mia libera traduzione)

***

Le Poète comme meuble

 

Le poète appartient aux objets ménagers ;
on le trouve parmi les sécateurs, les pneus,
les robinets, les clous : troisième étage à gauche,
dans les grands magasins, où il est disponible

 
à des prix modérés. Tous les chefs de rayon
en connaissent l’emploi. Une brochure bleue
vante ses qualités. Il lui faut peu de place:
un mètre cube, au maximum, dans la cuisine.
 
Le modèle courant consomme du pain dur
avec un quart de vin. Par un jour de souffrance
ou de malheur, il peut rendre de grands services
 
car sa spécialité, c’est un air de printemps
irrésistible et doux, qu’il répand sur les murs,
la machine à laver, le réchaud, la poubelle.

°ascoltando Linkin Park – Announcement Service Publichttps://www.youtube.com/watch?v=L1COLwL5AlU&t=1s