Pensiamoci (non domani, adesso)!

foto 1

Fotografia di Saverio Colella, dal libro fotografico “Sia maledetto chi (butta immondizia nei prati)”, Brandizzo, 2021, realizzato dall’associazione MEMO – DOCUMENTI VISIVI – https://www.memodoc.org/

SIA MALEDETTO CHI – MEMO WEB 2021 (memodoc.org)

cover

poesia

Ormai siamo immersi nella plastica… pensiamoci!

***

Sono davvero contenta e grata che le parole di questa mia poesia siano state accostate alle immagini del libro fotografico che appare nelle foto qui sopra. Il progetto è stato realizzato da MEMO – DOCUMENTI VISIVI (di Brandizzo, TO): un’associazione culturale senza fini di lucro che si propone il reperimento, la gestione e l’elaborazione di materiale visivo finalizzato alla realizzazione di progetti sul territorio che ne raccontino la storia, il tessuto sociale, l’ambiente seguendone i mutamenti. L’obiettivo di MEMO – DOCUMENTI VISIVI – è sensibilizzare su determinati temi (in questo caso l’inquinamento ambientale) cercando di realizzarlo attraverso laboratori didattici, installazioni visive, pubblicazioni, eventi aperti a tutti i cittadini (https://www.memodoc.org/).

***

Il veleno, allʼimprovviso

Non pensiamo mai a nulla
e seminiamo rifiuti: che cʼè di male?
Fioriranno veleni
che lʼaria imbrogliata ci regalerà.
Ancora non penseremo a nulla
solo ci domanderemo
ma avremo ai piedi
scarpe di carbonio traspiranti–
da dove sia arrivato
questo strano mare di veleno.

Irene Marchi,  da Fiori, mine e alcune domande, 2015, Sillabe di sale Editore

Sogni a colazione (o anche a merenda)

dav

Ce l’hai un sogno da s c a r t o c c i a r e ?

Nutrimento

Per cogliere pochi grammi
di questo cielo,
nellʼora liquida delle sue albe,
potremmo sederci sul muro
fatto di attese mai finite
al limite invisibile di questa terra.
E ancora aspettare,
come i fiori la pioggia,
le gocce che trasudano
da piccoli sogni caldi
appena scartocciati.
Molti di noi scenderanno
da quel muro,
già appassiti nellʼattesa.

Irene Marchi, da Fiori, mine e alcune domande, Sillabe di sale, 2015

♥ ascoltando God Is An Astronaut – “Tempus Horizon” https://www.youtube.com/watch?v=zeM9pskZFec

Oggi questo, domani quello

dav(Bisogna sempre conservare le garanzie. Se esistono)

Obsolescenza

smettono di funzionare
le cose fanno a turno
− oggi questo, domani quello −
e così il nostro corpo
i tentativi e i piccoli
fantascenari  futuri
smettono di funzionare
si esauriscono soccombono
− oggi questo, domani quello −
ieri ad esempio si è rotto
il forno, l’equilibrio
e un  altro pezzetto di cuore

Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Edizioni, 2022

° ascoltando Joe Satriani – Crushing Dayhttps://www.youtube.com/watch?v=eFRhmKuD9x8

Com’era vestita?

no violenza di genere

(“Sì, ma com’era vestita?”
Smettiamola di fare questa orribile domanda!)

Speriamo

che sia femmina speriamo, che possa
amare chi vuole e non per forza
chi la vuole – o chi le impongono
tradizioni? religioni? prigioni? –
ancora speriamo che sia femmina
e abbia mille sorelle speriamo
mai pianga per esser nata femmina
speriamo possa dire anche un no
senza essere ammazzata e ,
senza che le venga detto puttana,
hai detto sì! – ed essere ammazzata

speriamo possa vestirsi di rosso
di giallo di nero, poi corta lunga
stretta grassa magra e madre o non
madre da sola o forse no – insomma,
più o meno come è consentito
a un maschio – e magari speriamo
non le venga mai chiesto com’eri vestita?

speriamo, sì, che fin dal primo giorno
le insegnino anche ad amarsi

©IreneMarchi2021

Ciliegie e mirtilli

wooooow

Ciliegie e mirtilli. Una cassetta di ciliegie e mirtilli talmente belli e buoni! Roba da impazzire: non sapevo se  dipingerli, fotografarli,  farci un dolce o mangiarli (alla fine  ho fatto tutte queste cose). Poi ho cercato una musica adeguata, che evocasse la giusta magia. Che dici, può andare bene?

Folletti e ortiche

Orecchini di ciliegie e collane
blu di mirtilli
tra i capelli le fragole selvatiche
e i graffi alle caviglie – ortiche o folletti? –
ti bacio
ho quindici anni, poi mi volto
e tu
non ci sei più?
Era solo un sogno, stupida che sono.

Ma allora perché ho le mani tutte viola?

©IreneMarchi 2021

***

(…) Rinverdite a primavera, fatevi gialli e maturi in autunno.
Dissetatevi dell’influsso di ogni stagione come da una fiala, un’autentica panacea di tutti i mali confezionata su misura per voi. Sorseggiate i vini imbottigliati dalla Natura, quelli conservati non in un otre di capra o maiale, ma racchiusi nelle bucce di migliaia di deliziose bacche (…).

Henry D. Thoreau,  da Mirtilli, o L’importanza delle piccole cose, Lindau, 2018, traduzione di Vincenzo Perna

♣ ascoltando John Martyn – Fairy Tale Lullaby https://www.youtube.com/watch?v=wUIdRErFk1Y

fragole selvatiche

L’eredità

 

fioriprato

C’è ricchezza e ricchezza.

L’eredità (di una nonna)
 
 
sono ricca
di una ricchezza piccola
ma così grande
che non mi sta nella borsa
non mi sta nelle scarpe
mi muove i capelli
e mi solleva i pensieri
non è stato il mio lavoro,
quello che mi ha reso ricca
è un regalo della Rina:
mi ha insegnato a parlare
con i fiori di campo

©IreneMarchi2021

♣ ascoltando Ezio Bosso – Pines and Flowers – Symphony No. 2, Under Trees’ Voiceshttps://www.youtube.com/watch?v=EWWhXpdPg0c

Non m’incanti più

muro che ride

Hai aspettato. E ancora aspettato. Sperando che quel muro ti parlasse. Poi hai finalmente capito: un muro rimane un muro. (Smettiamola di parlare ai muri).

Un muro non sorride

Se un sorriso ancora m’incanterà
sarà quello dell’ortensia azzurra
in un giorno di fine estate
o quello del gatto che si finge mio padre,
forse anche quello del verdissimo bruco
che si nutre delle mie piante
– non conosce altro modo di vivere –

se un sorriso ancora m’incanterà
non sarà quello disegnato su un muro:
per quanto sia efficace il trompe-l’œil,
mancherà sempre di profondità.

Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022

♥ ascoltando The Who – Won’t Get Fooled Again  https://www.youtube.com/watch?v=_NzLs-xSss0

“… e dudu dadada, il tuo nome sarà…” (cit.)

Karoline Kroiß

Karoline Kroiß – “Route Punte malen”, 2015 (tratta da https://karolinekroiss.allyou.net/)

Nonostante la moda dei nomi propri strani ed esotici, questo fatto buffo (ma non buffissimo) lo abbiamo di sicuro vissuto in molti.

Un fatto buffo
 
Ci hai mai fatto caso? In spiaggia
o mentre fai la spesa,  al parco,
al ristorante o curiosando
in una silenziosa biblioteca,
dicevo, anche tu l’hai notato?
Il  bambino vispo che si è perso
– e ora è atteso all’entrata
o quello che strepita e corre
cade e piange, e viene chiamato,
richiamato, e chiamato ancora
e ancora… ha sempre quel nome:
lo stesso nome che tu stai cercando
– diligentemente –  di scordare.

©IireneMarchi2020

 

lu – sio – il – ni (ops… non è l’ordine giusto!)

vaso rotto cocci vaso in pezzi

Ma sono davvero sempre brutte-e-cattive le nostre  illusioni?
O hanno anche loro una funzione? (Ma forse questa è solo un’altra illusione…)

Eri

Bella,
e   ̶  a ripensarci  ̶
quasi stupida:
sollevavi i vasi
               dei giorni
senza fatica,
mille fioriture
immaginavi di sfiorare.

Poi, 
                       il tempo.

Ora
sei solo il profumato rimpianto
di ogni colore.

Eri
bella
e del resto   ̶  a ripensarci  ̶
eri solo illusione.

Irene Marchi, da La parte in ombra, Ensemble Edizioni, 2018

In bicicletta

 

pedala

Frasi (dis)fatte
quando diciamo coraggio pedala,
l’hai voluta tu la bicicletta
non siamo empatici
– simpatici di meno –
ché la bicicletta in molti casi è 
il solo mezzo per  andare avanti

Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Editore, 2022