Cosa dice febbraio

flowers

 

Febbraio dice
parole di tramestio nelle tane
e in ogni radice cresce
un formicolio di valvole accese.
Ascolta. Una cocciutaggine d’intese
prelude piano piano la ripresa
il perdifiato dei fiori. Saranno qui
fra poco. Di nuovo nuovi. Intatti.
Scandalosi.

Mariangela Gualtieri, da Le giovani parole, Giulio Einaudi Editore

*ascoltando Loreena McKennitt – Seeds of Love https://www.youtube.com/watch?v=VmAqmrlCeYQ

Il giardino

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Ognuno di noi ha un “giardino interiore” che è stato trascurato, dimenticato o volutamente abbandonato.
E tu, quale tuo giardino vorresti far rinascere?

Rinascita

Da anni più nessuno si è occupato del giardino. Eppure
quest’anno – maggio, giugno – è rifiorito da solo,
è divampato tutto fino all’inferriata, – mille rose,
mille garofani, mille gerani, mille piselli odorosi –
viola, arancione, verde, rosso e giallo,
colori – colori-ali – tanto che la donna uscì di nuovo
a dare l’acqua col suo vecchio annaffiatoio – di nuovo bella,
serena, con una convinzione indefinibile. E il giardino
la nascose fino alle spalle, l’abbracciò, la conquistò tutta;
la sollevò tra le sue braccia. E allora, a mezzogiorno in punto, vedemmo
il giardino e la donna con l’annaffiatoio ascendere al cielo –
e mentre guardavamo in alto, alcune gocce dell’annaffiatoio
ci caddero dolcemente sulle guance, sul mento, sulle labbra.

3 giugno 1969 Karlòvasi – Samo

Ghiannis Ritsos, da Pietre Ripetizioni Sbarre, traduzione di Nicola Crocetti, Crocetti Editore, 2004

*ascoltando The Beatles – Strawberry Fields Forever https://www.google.com/search?client=firefox-b-d&q=strwbrry+fields+toutube

Insoliti fiori

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Hai mai ricevuto dei fiori di carta?

Giardino d’inverno

La tua busta
con i due francobolli gialli e rossi
l’ho piantata
dentro il vaso dei fiori.
La voglio
innaffiare ogni giorno
allora mi cresceranno le tue lettere
Lettere
belle
e lettere tristi
e lettere
che odorano di te.
Avrei dovuto
farlo prima
non solo
così tardi nell’anno.

Erich Fried (Vienna, 1921- Baden-Baden, 1988), da Liebesgedichte, 1979

*ascoltando Joe Cocker – The Letter https://www.youtube.com/watch?v=VFHA15B8iNI

“Finché cada la notte”

Henri Matisse – Donna seduta in poltrona, 1920

Henri Matisse – Donna seduta in poltrona, 1920

Parola carnale, 2

Sei tornata ridendo dal mercato, carica
di pane, frutta e un’infinità di fiori. Sui tuoi capelli, vedo,
ha passato le dita il vento. Non lo amo il vento;
te lo ripeto. E poi, che te ne fai di tanti fiori? Quali fra tutti,
tra l’altro, ti regalò il fiorista? E magari nello specchio
del suo negozio è rimasta la tua immagine illuminata di lato
con una macchia blu sul mento. Non li amo i fiori. 
Sul tuo seno
un fiore grande quanto un giorno intero. Siedi dunque di fronte a me;
voglio guardare solo come pieghi il ginocchio, e star lì a fumare
finché cada la notte misteriosa e s’alzi magnetica sul nostro letto
una luna popolare da sabato sera, col violino, il salterio e un clarinetto.

Ghiannis Ritsos (Grecia, 1909-1990),  da Erotica – Crocetti Editore, 1981

*ascoltandoTaj Mahal & Toumani Diabate — Queen Bee https://www.youtube.com/watch?time_continue=13&v=UnDYs9iZJ54

 

Rubo?

 

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Solo in fondo agli occhi

Sono una ladra di fiori: rubo
da fossi siepi prati
rubo silenzi e leggerezza
rubo quei colori fatti di luce.
Ma non li strappo  al vento
che li ascolta
che li culla
– solo uno ogni tanto, sì,
ai fiori bianchi non so resistere –
li rubo in un battito di ciglia
li tengo in fondo agli occhi
e nelle tasche dei giorni.
Prova anche tu, coglila
l’anima di un fiore

chiede soltanto una parola amica.
Prova anche tu, ma sii sincero
perché un fiore non sa mentire.

©Irene Marchi 2018

*ascoltando  Queen – Lily Of The Valley  https://www.youtube.com/watch?time_continue=17&v=o7K1_g31H0s

(Ancora sui fiori che sanno parlare https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2017/09/11/imparare-dai-fiori/; https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2018/04/06/ripartire-da-un-fiore/).

Ripartire da un fiore

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La bellezza silenziosa di un fiore non è mai da sottovalutare: può aiutare moltissimo…
chiedi aiuto a un fiore.

 

Aprile è arrivato

Aprile è arrivato. E come dire che non è crudele?
Ci sono fiori (anche se non lilla), come per spezzare il cuore.
Quell’altro papavero di carne e sangue che è il cuore.
Ci sono fiori di mille colori alle finestre,
nelle aiole,
corolle sulle acque fluenti e sulle acque stagnanti,
e corolle sui mulinelli delle acque.

Brucia il rosso dei gerani contro il muro,
e quel rosso acceso mi fa male, invecchio.
Non sono più l’uomo di una volta,
eppure ugualmente mi chino per annusare le viole.

Mario Rivero (Envigado, Colombia, 1935-2009), da Dell’amore e la sua traccia, 1992, traduzione di Martha Canfield

 

Lectio Magistralis

Se mi vedessero stare in piedi
immobile, in mezzo
ai miei fiori, come
in questo istante,
penserebbero che
sto tenendo loro una lezione. Invece
sono io che ascolto
e loro che parlano.

Lì, in mezzo a loro,
mi insegnano la luce.

Nikifòros Vrettàkos (1912-1991), da La filosofia dei fiori, 1988 – traduzione di Gilda Tentorio, dal n. 289 della rivista “Poesia”, gennaio 2014

(Ancora  di fiori e fiori, qui:
http://lapoesianonsimangia.myblog.it/2016/04/12/comunque-ci-i-fiori/   http://lapoesianonsimangia.myblog.it/2017/09/11/imparare-dai-fiori/  http://lapoesianonsimangia.myblog.it/2017/02/09/la-strada-dei-fiori/)

*ascoltando  Queen – Lily Of The Valley  https://www.youtube.com/watch?time_continue=17&v=o7K1_g31H0s

fioriii

Che fiore sei?

che fiore sei

A quale fiore ti senti simile (per colore, stagione di fioritura, resistenza, profumo, spine, non spine, significato…)?
(Io vorrei trasformarmi  in questo di cui parlo qui)

Bene, vediamo un po’ come fiorisci,
come ti apri, di che colore hai i petali,
quanti pistilli hai, che trucchi usi
per spargere il tuo polline e ripeterti,
se hai fioritura languida o violenta,
che portamento prendi, dove inclini,
se nel morire infradici o insecchisci,
avanti su, io guardo, tu fiorisci.

Patrizia Cavalli, da Poesie, Einaudi 1999

*ascoltando Angelo Branduardi – Il ciliegio https://www.youtube.com/watch?v=L4LmIT6HbIo

 

La strada dei fiori

papaveri 

 

Una foto e tre brevissime poesie che regalano  fiori.
Fiori, fatti di profumo e leggerezza: sanno dire molto o anche solo tenerci compagnia
(penso che la strada dei fiori non sia mai sbagliata).

 

Papaveri rossi
mossi dal vento
al mio passaggio
un saluto?

Vasco Mirandola, da E se fosse lieve? – Poesie un po’ tue un po’ mie, Editrice C.L.E.U.P., 2016.

 

Colgo un mazzo di fiori
in cima alla sponda del fiume.
Una donna, stasera,
avrà un sorriso anche per me.

Antonello Farris, da 44 (raccolta di baishu, componimenti poetici in quattro versi e trentadue sillabe), Edizioni Compagine, 2014.

 

Quale dita toccheranno
in futuro
quei fiori rossi?

Matsuo Basho (1644-1694), testo dell’ haiku tratto dal web.

*ascoltando Come Back As A Flower – Stevie Wonder dall’album The Secret Life of the Plants https://www.youtube.com/watch?v=ZMjE8jJGJ0A

la via dei fiori rossi 1992
 

E comunque ci sono i fiori

Che ci sia la luna
sul sentiero notturno
di chi porta fiori.  (Takarai Kikaku)

fioriii

I fiori non sono presenze retoriche: sono semplici, sono veri. E sono belli.  Consolano e fanno compagnia: se ci perdiamo a guardarli mentre ancora respirano nel loro prato o sul loro albero, la consolazione di solito è doppia (sia per noi che per loro!), ma anche due fiori di campo nel vaso vuoto della marmellata possono illuminare un angolo (di una stanza, di una giornata, di un groviglio di pensieri…).
E in ogni caso, regalare un fiore non potrà mai essere sbagliato.

 

Mughetto fiore piccino
calice di enorme candore
sullo stelo esile
innocenza di bimbi gracile
sull’altalena del cielo

Giuseppe Ungaretti, da Poesie disperse, in Giuseppe Ungaretti – Vita d’un uomo – Tutte le poesie,  Mondadori

 

Concessione

Buttate pure via
ogni opera in versi o in prosa.
Nessuno è mai riuscito a dire
cos’è, nella sua essenza, una rosa.

Giorgio Caproni, in Res Amissa

 

La fiorita rama

Col vento, contro il vento,
s’agita sempre la fiorita rama;
sempre tra giorni chiari e giorni oscuri,
tra volere e svolere,
simile a un bimbo s’agita il mio cuore.
Finché, caduti i fiori,
la rama è ferma, carica di frutti;
finché il cuore, di fanciullezza sazio,
ha la sua pace, e sa:
pien di gioia e non vano
era l’inquieto gioco della vita

 
Hermann Hesse,  versione di Diego Valeri in Poesie scelte, da  Heman Hesse – Saggi e poesie, Mondadori.


L’inquietudine del rosaio

La fioritura del rosaio inquieto
brucia la linfa che gli dà alimento.
Guarda, le rose cadono, son tante
che di quel male morirà la pianta!
Immaturo è il rosaio, la sua vita impaziente
si estingue per dar fiori precipitosamente.

Alfonsina Storni, da “Poesia”, n. 307, settembre 2015, traduzione di Silvio Raffo.

 

* Io ascolterei: Nick Drake – Blossom Friend; Talking Heads – Nothing but  Flowers.