Sogni gentili

ho sognato

Ti ricordi qual è il sogno più bello che hai fatto in questi ultimi sei mesi?
(Ora che l’hai ricordato, prova a sognarlo di nuovo la prossima notte.)

***

ho sognato il vento questa notte

 

ho sognato il vento questa notte
dolce il vento come un petalo
sugli occhi, il vento ho sognato
delicato mi portava al centro
dell’emozione: il posto giusto
e giusto il momento come solo
in sogno – lo sappiamo – può accadere
 
e infatti ho soltanto sognato

 

Irene Marchi, da Mancano le indicazioni, Officine Editoriali, 2023

°ascoltando Heart – Mistral Wind – https://www.youtube.com/watch?v=UOfQaYPYXSo

 

A proposito di sogni

Io non conosco la ricetta (quella veramente, ma veramente efficace) per fare sogni belli, e tu? In attesa di suggerimenti condivido una definizione di ‘sogno’ molto poetica:

 

 

Il sogno

Il sogno, questa neve dolce
che bacia il viso, lo erode fino a trovarvi
sotto, sostenuto da fili musicali,
l’altro che si sveglia.

Julio Cortazar, da Le ragioni della collera, Fahrenheit 451, 2018, traduzione di Gianni Toti

 

°ascoltando Tom Petty And The Heartbreakers – Runnin’ Down A Dreamhttps://www.youtube.com/watch?v=Y1D3a5eDJIs

Sogno/utopia di mezza estate

fiori rari

Se l’umanità fosse tranquilla come nel sogno del poeta…  pensa che pace. Un sogno, appunto:

Sogno un uomo tranquillo
che nulla spiega e nulla
difende, ma solo conosce
dove sbocciano i più rari
fiori selvatici, e va,
e scopre di sorridere
senza volerlo.

***

I dream of a quiet man
who explains nothing and defends
nothing, but only knows
where the rarest wildflowers
are blooming, and who goes,
and finds that he is smiling
not by his own will.

Wendell Berry (Stati Uniti, 1934), da A Timbered Choir: The Sabbath Poems 1979-1997, 1999

°ascoltando  Paul Pritchard – Plan for the Future https://www.youtube.com/watch?v=v0YHUpoz8bE 

Vorrei sapere

Embalse De Canales

(… dove va a sognare il sole)

 

Ponente

Potessi rapire la chiave
del tuo cuore giallo:
la chiave d’argento e di fuoco.
Potessi infrangere il tuo carcere,
volare al tuo centro acceso
per denudare il tuo grande mistero.
Chiave d’argento e di fuoco. Chiave
del tuo cuore giallo
dove tesse la sua tela il sogno.

José Hierro (Madrid, 1922-2002), da Cuanto sé de mí, 1957,  traduzione di Oreste Macrì

°ascoltando Max Richter (Camerata Nordica) – On the Nature of Daylighthttps://www.youtube.com/watch?v=kzY7MJtRQXg

C’è ancora il sogno?

futuro km 0 copia

È ancora possibile il sogno di salvare la vita della terra?

 

Fiumi sprecati
aride montagne erose
a ogni piovasco allagano,
case senza respiro,
le scuole sono camuffate galere,
dalle fontane quattro pisciatelle
tra qualche frasca nel giardino pubblico
la domenica.
Restare inerti? vagare
altrove per venderci?
O destarci nel sogno di salvare
la vita della terra?
Proviamo concepire
nitidi laghi in una città nuova
tra spiagge terse e boschi rilucenti.
Non abbiamo altra arma che svegliarci
trasformando miliardi di minuti sprecati e lagne
in forza organizzata –
da un centro del mondo
siamo immersi in una guerra integrale
da cui dipende anche il futuro esistere.

Danilo Dolci  (Sesana, Slovenia, 1924-Partinico, 1997), da Se gli occhi fioriscono, 1997

°ascoltando Valgeir Sigurðsson – Dreamland https://www.youtube.com/watch?v=s1tblh0KNOc

Di treni e di sogni

trenino di latta

Sei alla stazione.
L’altoparlante avverte che è in arrivo un treno… dal passato, forse da un sogno.
Chi stai aspettando?

***

Stazione centrale

Mentre dormo un sonno profondo,
silenzioso e lunghissimo arriva il tuo treno
Lo vedo inclinarsi mentre inizia a curvare
E già avverto nell’aria un sapore antico

Non ti aspettavo, quasi non ti riconoscevo
Mi hai lasciata fatina blu con le stelline d’oro
La mia bacchetta magica, ormai, non funziona più

Mi sorridi, mi carezzi il viso.
E tutti i baci che non mi hai dato?
E quel gioco che non abbiamo mai finito?

Sibila forte il vento là fuori
Le porte si chiudono, i miei occhi si aprono
Stavo d’incanto seduta sulle tue ginocchia
Ti pettinavo, ti annusavo, ti adoravo

Ma dimmi, quando torni?

Maria Grazia Casagrande, da Le ginocchia sbucciate, L’Harmattan Italia editore, 2005

°ascoltando Yo-Yo Ma – Bach: Cello Suite No. 1 in G Major, Préludehttps://youtube.com/watch?v=1prweT95Mo0&feature=share

Limpido

(L’aria limpida, dopo una notte di pioggia, per un momento fa sembrare tutto possibile)

Dopo una notte di pioggia

Il mattino è limpido, fresco.
Le ciminiere sembrano lontane.
Sembra caduto
ogni muro, ogni rete metallica.
C’è anche
qualche fiore lucido
nel pugno di terra martoriato
che ancora è rimasto.
La nostra carne, il nostro cuore
ora ritornano a essere
quel sogno guerrigliero
di uccelli e cieli inimmaginabile.

Ferruccio Brugnaro (Mestre, 1936), da Un pugno di sole – Poesie per sopravvivere, 2011
 

°ascoltando Electric Light Orchestra – Mr. Blue Skyhttps://www.youtube.com/watch?v=aQUlA8Hcv4s&t=44s

“A dispetto del tempo”

p & L

Bello un posto così…

Questo solo

È un uomo ostinato. A dispetto del tempo afferma:
“amore, poesia, luce”. Costruisce su un fiammifero
una città con case, alberi, statue, piazze,
con belle vetrine, con balconi, sedie, chitarre,
con abitanti veri e vigili gentili. I treni
arrivano in orario. L’ultimo scarica
tavolini di marmo per un locale in riva al mare
dove rematori sudati con belle ragazze
bevono limonate diacce guardando le navi.
Questo solo ho voluto dire, se non mi credono fa niente.

Karlòvasi, 7.VII.87

Ghiannis Ritsos (Malvasia, Grecia, 1909- 1990), da Molto tardi nella notte, traduzione italiana di Nicola Crocetti, Crocetti, 2020

*ascoltando Traffic – Dear Mr. Fantasy https://www.youtube.com/watch?v=pSQ1akE2CcM

(in foto, un ragalo del mare)

Qualcosa di rosso

 

fiorecapelli

Come in un sogno,
l’amore viene con passi silenziosi.
 
Quando lei partì, la porta cigolò,
mi affrettai per richiamarla indietro,
ma il sogno diventò impalpabile,
dileguandosi nel buio.
Un tremare di luce da lontano,
un miraggio, come sangue, rosso!

Rabindranath Tagore (Calcutta, 1861- 1941), da  Petali sulle ceneri – Poesie d’amore

*ascoltando Fabrizio De André – La canzone di Marinella https://www.youtube.com/watch?v=pYKsu4c48gs

(Per altri colori in mezzo ai versi, qui https://lapoesianonsimangia.myblog.it/category/colori/)

Ci sono sogni e sogni

Illustrazione da Dimmi, cos’è un sogno?, di Hubert Schirneck, illustrazioni di Sylvia Graupner, tr. di Roberta Scarabella, Motta Junior Editore, 2004

Illustrazione da Dimmi, cos’è un sogno?, di Hubert Schirneck, illustrazioni di Sylvia Graupner, tr. di Roberta Scarabella, Motta Junior Editore, 2004

Qual è la tua definizione di sogno?
Nella poesia qui sotto si parla di sogni scivolati via,
ed è vero: alcuni sogni scivolano via, inevitabilmente.
Ma alcuni no.

Tutti i miei castelli d’aria si sono sciolti come neve,
tutti i miei sogni defluiti come acqua,
di tutto ciò che ho amato mi rimane
un cielo azzurro e qualche pallida stella.
Il vento si muove piano tra gli alberi.
Il vuoto riposa. L’acqua è silenziosa.
Il vecchio abete sta sveglio e pensa
alla nuvola bianca baciata in sogno.

Edith Irene Södergran (San Pietroburgo, 1892 –1923; poetessa finlandese di lingua svedese)

*ascoltando Vangelis – Dream in an Open Placehttps://www.youtube.com/watch?v=Q1LQv5rTCh0