Due alberi?

blog di poesia due alberi

Oltre a un immaginario dialogo tra due persone, questa poesia mi fa pensare anche a un (altrettanto immaginario) dialogo tra due alberi, poco prima della primavera, nell’attesa di rivedere i fiori l’uno dell’altro. Chi sorriderà per primo?

***

Nessun posto è qui o lì
Ogni luogo è proiettato dall’interno
Ogni luogo è sovrapposto allo spazio
Ora sto creando un punto all’esterno
sto cercando di metterlo qui in alto
sopra lo spazio dove non sei
per vedere se da tanto sforzo sì da tanto sforzo
tu appari sorridendo un’altra volta
Appari qui appari senza timore
e da fuori entra qui
e usa abbastanza forza abbastanza forza
per vedere se appaio ancora se appaio ancora
se riappariamo entrambi tenendoci per mano
nello spazio
dove coincidono
tutti i nostri luoghi

Óscar Hahn (1938, Cile), da Mal d’amore, Raffaelli Editore, traduzione di Gianni Darconza

 

°ascoltando . René Aubry – Après La Pluiehttps://www.youtube.com/watch?v=sK2v4GrASjw&t=115s

Per la pace dei vivi

burci edifici copia

 

Preghiera al dio della quiete

Voglio stendermi su un letto
sedermi su una sedia

fermarmi su un suolo
che non si muovano

Nostalgia della calma
Elogio della fissità

Non parlo del riposo dei morti
Parlo della pace dei vivi

Signore della quiete
placa l’ira dei mostri che abitano
le viscere della Terra

Infondi a loro il sonno
Fai che s’addormentino in silenzio

E soprattutto Signore
che non tornino a svegliarsi
nei secoli dei secoli

Óscar Hahn (Cile, 1938), da Tutte le cose scivolano, Raffaelli Editore, 2015, traduzione di Gianni Darconza

♣ ascoltando  Joe Hisaishi –The Lost Paradise https://www.youtube.com/watch?v=bae1XYLvmSo

Oltre l’apparenza

Ci credi agli incantesimi?

Incantesimo

Che quella strega mi abbia fatto un incantesimo
per gelosia dispetto o vendetta
tramutando la mia forma fisica
non vuole per nulla dire
che abbia alterato anche la mia anima

Qualunque sia l’apparenza
sotto la quale mi presento al mondo
chiedo compassione per me
che sia rospo che salta dalla sua pozza
ragno che sale su per il muro
o pennuto che scrive questi versi

Óscar Hahn (Cile, 1938), da Scintillii in uno specchio rotto, Raffaelli Editore, 2016, traduzione di Gianni Darconza

♣ ascoltando  AC/DC – Witch’s Spell https://www.youtube.com/watch?v=bvt3pmdehO8

Nello specchio

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La memoria degli specchi

Su questo specchio appeso
nel bagno della mia stanza
lei si pettinò una notte
prima di andarsene per sempre

Ora mi chiedo se la sua immagine
non sarà rimasta intrappolata nello specchio
come la giovane che si pettina
nel quadro di Renoir

Giorno dopo giorno la cerco
tra gli angoli argentati
ma l’unica cosa che ritrovo
è il riflesso di quel letto vuoto

Di quella notte mi rimangono
due suoi capelli
arrotolati nella mia spazzola
e la triste constatazione del fatto
che gli specchi non hanno memoria

°°°

La memoria de los espejos

En este espejo que cuelga
en el baño de mi dormitorio
ella se peinó una noche
y después se fue para siempre

Ahora me pregunto si su imagen
habrá quedado presa en el espejo
como la joven que se peina
en el cuadro de Renoir

Día a día la busco
por los rincones del azogue
pero lo único que encuentro
es el reflejo de la cama vacía

De esa noche sólo me quedan
dos cabellos suyos
enredados en mi cepillo
y la triste certeza
de que los espejos no tienen memoria

Oscar Hahn (Iquique, Cile, 1938), da La memoria degli specchi e altre poesie (La memoria de los espejos y otros poemas), Raffaelli Editore, traduzione di Gianni Darconza

*ascoltando Andy Timmons – A Night To Remember https://www.youtube.com/watch?v=Z6SYLV_CVZg

Prima o poi

gabbiano

“Si placheranno i venti che ti abbattono (…)”

Il dolente

Passerà questo tempo come passano
tutti i giorni orribili della vita
Si placheranno i venti che ti abbattono
Stagnerà il sangue della tua ferita

L’anima errante tornerà al suo nido
Quel che ieri si perse sarà trovato
Il sole senza macchia concepito
uscirà di nuovo nel tuo costato

E dirai al mare: Come ho potuto
annegato senza bussola e smarrito
giungere al porto con le vele rotte?

E una voce ti dirà: Non comprendi?
Lo stesso vento che ha rotto le navi
è quello che fa volare i gabbiani

Óscar Hahn (1938, Cile), da Mal d’amore, Raffaelli Editore,  traduzione di Gianni Darconza

*ascoltando Van Halen – Jump  https://www.youtube.com/watch?v=T2UPhGspjDQ

Una storia di numeri

 numeri

L’amore o la matematica: che cos’è più difficile da comprendere?

Scritto con il gesso

Uno dice a Zero che non esiste il nulla
Zero replica che neppure Uno esiste
perché l’amore ci dà la stessa indole

Zero più Uno siamo Due gli dice
e se ne vanno per la lavagna tenendosi per mano

Due si baciano sotto i banchi
Due sono Uno vicino al cancellino nascosto
e Uno è Zero la mia vita

Dietro ogni grande amore il nulla è in agguato.

 

Escrito con tiza

Uno le dice a Cero que la nada existe
Cero replica que uno tampoco existe
porque el amor nos da la misma naturaleza

Cero mas Unos somos Dos le dice
y se van por el pizarrón tomados de la mano

Dos se besan debajo de los pupitres
Dos son Uno cerca del borrador agazapado
y Uno es Cero mi vida

Detrás de todo gran amor la nada acecha.

Óscar Hahn (1938, Cile)

 

*ascoltando Radiohead – 2+2=5  https://www.youtube.com/watch?v=c6GO7c-zO6E

(ancora sui numeri: https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2016/09/27/numeri/; https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2018/03/17/problemi-equazioni-calcoli/)

Istantanea della mancanza

porta

È una poesia o una fotografia?

Cena intima

Guardo dalla finestra nella notte
Guardo il parcheggio del palazzo

Vedo due luci che entrano
E si fermano di fianco alla mia auto

Accendo con attenzione le candele
e metto la tua canzone favorita

Però nessuno bussa alla porta

Nessuno bussa alla porta

***

Miro por la ventana en la noche
Miro el estacionamiento del edificio

Veo dos luces que entran
y se detienen junto a mi auto

Prendo con cuidado las velas
y pongo tu canción favorita

Pero nadie golpea la puerta

nadie golpea la puerta

Óscar Hahn (Chile, 1938), traduzione da Centro Cultural Tina Madotti Caracas https://cctm.website/oscar-hahn-chile-2/

*ascoltando Elmore James – The Sky Is Crying https://www.youtube.com/watch?v=u7ZC-kv8THk (o in questa versione https://www.youtube.com/watch?v=71Gt46aX9Z4 di Gary B.B. Coleman)


Attimi

attimiprolungati

Questione di attimi?

Il contatto

Semplicemente lo voglio dire.
È stato un contatto casuale
e anche un sorriso.
Nulla più. Ma ancora
ne scaturiscono giorni quasi
la terra dondolasse appesa a
un grande ombrello di seta blu.

Christoph Wilhelm Aigner (Wels, 1954), da Nuove poesie d’amore, Crocetti, traduzione di Riccarda Novello

 

 
In una stazione del metrò

Sventurati quelli che hanno scorto
una ragazza nel metrò

e si sono innamorati di colpo
e l’hanno seguita impazziti

e l’hanno persa per sempre tra la folla.
Perché saranno condannati
a vagare senza meta per le stazioni

e a piangere sulle canzoni d’amore
che i musicisti ambulanti intonano nei tunnel.

E forse l’amore non è che questo:
una donna o un uomo che scende da un vagone
in una stazione del metrò

e brilla per pochi secondi
e si perde senza nome nella sera.

Óscar Hahn (Iquique, Cile, 1938)

*ascoltando Jamaes Blunt – You’re Beautiful https://www.youtube.com/watch?v=oofSnsGkops

 

(Più o meno lo stesso tema: https://lapoesianonsimangia.myblog.it/2016/01/24/coup-de-foudre/)

Anche il corpo

Particolare da Il bacio di Gustav Klimt,1907-08, Österreichische Galerie Belvedere di Vienna

Particolare da Il bacio di Gustav Klimt, 1907-08, Österreichische Galerie Belvedere di Vienna

Non c’è sempre e solo pensiero etereo nelle poesie, molto spesso prende voce anche il corpo con la sua sensualità.

Due corpi fronte a fronte
sono a volte due onde
e la notte l’oceano.

Due corpi fronte a fronte
sono a volte due pietre
e la notte deserto.

Due corpi fronte a fronte
sono a volte radici
nella notte allacciate.

Due corpi fronte a fronte
sono a volte due lame
e la notte baleno.

Due corpi fronte a fronte
son due stelle cadenti
nel firmamento vuoto.

Octavio Paz (Città del Messico,  1914 – Città del Messico, 1998), traduzione di Maria Pia Lamberti, dalla rivista “Poesia”, Anno IX, Novembre 1996, N. 100, Crocetti Editore

 

La tua mano, lasciala andare
sulla mia pelle, vieni vicino
ché il bene che nasce vedendoti,
vedendoti cresce nello smalto
dei tuoi occhi;
nel cuore dei miei occhi, amore,
vieni qui sebbene umore,
amore, non so cosa confonda,
i capelli che ti pettinano l’arco della schiena nuda
come la verità senza vergogna
o l’esserti qui
vita in vita che si arroventa in vita
testa con testa, capello con capello
carne sangue seme per te
maturata d’amore col maturare della luna
cresciuta in me per maturare l’amore;
 
vieni qui
che io vorrei per te la parola piú alta,
alta in questo maltempo d’inverno
come il primo grido della primavera cruda,
ma tu vieni qui lo stesso, la verità è dentro i bambini,
carne che arde.

La tô man, lassile lâ su la mê
piel, ven dongje che il ben ch’al nas viodinti
viodinti al cres tal lustri dai tiei vôi
tal cûr dai miei vôi, amôr,
ven chì siben che umôr
amôr no sai ce ch’al confont,
i cjavêi ch’a ti petenin l’arc da la schene nude
come la veretât cence vergogne
o il jessiti achì
vite in vite che s’imburìs in vite
cjâf cun cjâf cjavêl cun cjavêl
cjar sanc semence par te
maduride d’amôr cul madurî de lune
cressude in me par madurî l’amôr;

ven chì
ch’o volarès par te la peraule plui alte
alte in chest maltimp d’unvier
come il prin crît de primevere crude
ma tu ven chì distès, la veretât e je intai fruts,
cjar incandive.

Pierluigi Cappello, da Amors, in Azzurro Elementare, 2013

 

Il lenzuolo di sopra

Mi sono messo, piegato con cura
tra la biancheria dell’armadio
Hai tolto le lenzuola per il letto
e mi hai steso come lenzuolo di sopra
Sei scivolata sotto
e ti ho coperta centimetro per centimetro
Poi ci ha travolto l’uragano
e siamo caduti ansimanti nell’occhio del ciclone
Adesso giaci sudata
con lo sguardo fisso al soffitto
e il lenzuolo di sopra ancora impigliato tra le tue gambe.

Óscar Hahn (Iquique, 1938), da Mal de amor, 1981

 

*ascoltando Elmore James – Make A Little Love https://www.youtube.com/watch?v=KsfOpdp4r6Q

Ancora su anima e corpo qui http://lapoesianonsimangia.myblog.it/2016/01/06/anima-corpo/