In bianco e nero

Certi ricordi.

Luminosi sempre.

 

Vecchia fotografia (1940 circa)

Dietro di te il mare muore, in bianco e nero.
Di spalle alle onde,
catturi la luce
di un lento tramonto,
negli ultimi giorni d’estate.
Sorridi e ci guardi intensamente:
irradi giovinezza. Di più: l’allegria,
la felice pienezza di quell’istante
scolpito nella luce, come il tuo corpo.
Sappiamo che verranno, che sempre arrivano
il tempo e la sua schiera di disgrazie.
Eppure quella luce, quello sguardo.
Sulla fragile carta
quell’adesso è già sempre.

César Rodríguez De Sepúlveda, da Luz del instante, Ommpress Bookcrafts, 2020; traduzione di Emanuela Breda

***

Vieja fotografía (circa 1940)

Tras de ti muere el mar, en blanco y negro.
De espaldas a las olas,
acaparas la luz
de un lento atardecer,
en los últimos días del verano.
Sonríes y nos miras fijamente:
irradias juventud. Más: la alegría,
la feliz plenitud de aquel instante
esculpido en la luz, como tu cuerpo.
Sabemos que vendrán, que vienen siempre
el tiempo y su cohorte de desgracias.
Sin embargo, esa luz, esa mirada.
Sobre el frágil papel
ese ahora es ya siempre.

César Rodríguez De Sepúlveda, da Luz del instante, Ommpress Bookcrafts, 2020; traduzione di Emanuela Breda

°ascoltando Al Di Meola – “Yesterday” –https://www.youtube.com/watch?v=14TqOqhcd-k

Non dimenticare di…

… capovolgere la clessidra.

 

La clessidra è una capriola,
con la testa nelle mani, amica,
capovolgi questa bolla
di vetro e altra sabbia
sui nostri giorni acrobati
scivoli segreta.

Filippo Strumia (Roma, 1962), da Pozzanghere, Einaudi, 2011

°ascoltando Yann Tiersen – Sur le fil (violino) https://www.youtube.com/watch?v=gKqHjFtX7iE

Nessuna paura

ciliegioinfiorepg

(Tutto continuerà)

 

Quando

Quando il mio corpo marcirà e io sarò morta
Continueranno il giardino, il cielo e il mare,
E come oggi ugualmente balleranno
Le quattro stagioni alla mia porta.
Altri in aprile passeranno nel frutteto
In cui tante volte sono passata,
Ci saranno lunghi ponenti sopra il mare,
Altri ameranno le cose che io ho amato.
Sarà lo stesso splendore, la stessa festa,
Sarà lo stesso giardino alla mia porta,
E i capelli dorati della foresta,
Come se io non fossi morta.

Sophia de Mello Breyner Andresen (Porto, 1919 – Lisbona, 2004), da Il giardino di Sophia (testo tratto da Giorno del Mare, 1947), Il ramo e la foglia Edizioni, Roma, in uscita a maggio 2022, cura e traduzione di Roberto Maggiani, postfazione di Claudio Trognoni

***

Quando

Quando o meu corpo apodrecer e eu for morta
Continuará o jardim, o céu e o mar,
E como hoje igualmente hão-de bailar
As quatro estações à minha porta.
Outros em Abril passarão no pomar
Em que eu tantas vezes passei,
Haverá longos poentes sobre o mar,
Outros amarão as coisas que eu amei.
Será o mesmo brilho, a mesma festa,
Será o mesmo jardim à minha porta,
E os cabelos doirados da floresta,
Como se eu não estivesse morta.

Sophia de Mello Breyner Andresen (testo tratto da Giorno del Mare, 1947)

°ascoltando Carlos Paredes – Nas Asas da Saudade
https://www.youtube.com/watch?v=bj9XCJiYdo0

(Tempo di) dimettersi?

 

Da che cosa vorresti dimetterti?
(Da quanto tempo ci stai pensando? Comunque vada, non è mai tempo perso)

 

Dimissione dall’essere nel tempo

Mi dimetto dall’ortodossia del tempo
dall’infilata dei giorni
dalla trama e dall’ordito delle ore
dall’assioma del tendere verso la fine
però non so come si fa
allora mi impazzisco per volontà
faccio come quella vecchia di Torino
ballo in strada e cammino all’indietro
maledico i gatti e le sette vite
salto sul filo da stendere
spreco il cibo di notte
di giorno, non so, rimango confusa

Alessandra Racca, da Consigli di volo per bipedi pesanti, Neo edizioni, 2016

° ascoltando Donovan – Lost Time https://www.youtube.com/watch?v=I3-JxzWPI48

Buone stelle!

Oggi solo una parola:

auguri!

***

 

Anno vecchio, anno nuovo

preferisco le stelle,
ma non le vedo
tra gli artificiali
fuochi

come un gatto
mi spavento del rumore
e di questi comandati balli
vestiti da sera,
travestiti da allegria.

Perché festeggiamo in una notte
quello che detestiamo ogni giorno?
Il tempo che passa
lo vorrei celebrare
potendo dire che nel cielo
vedo solo
soltanto le stelle

Irene Marchi, da Fiori, mine e alcune domande, Sillabe di Sale Editore, 2015

 

♥ ascoltando The Fifth Dimension – Aquarius – Let The Sunshine In https://www.youtube.com/watch?v=vbCH5lnZ6sA

Un passo alla volta

Pezzettino dopo pezzettino il nero comincia a schiarirsi e potrebbe addirittura arrivare un po’ d’azzurro. Un passo alla volta.

 

Raccolta differenziata

Si prende una cosa che fa soffrire
la si mette sul tavolo
tutta intera,
la si bagna con qualche lacrima,
la si impasta,
si prova a dividerla in tante parti,
più grandi
più piccole
così come viene.
Un bel pezzo lo si butta nel cestino dell’umido.
Un altro lo si nasconde in una valigia.
Un altro lo si mette nello scatolone dei ricordi.
Un altro lo si imbusta e si rispedisce al mittente.
E così via.
L’ultimo pezzo
è una sofferenza più piccola,
si può portarla con sé.

Vasco Mirandola, da 100 Poesie in gioco per so/stare poeticamente nel mondo, Campi magnetici, 2020

♣ ascoltando Pink Floyd (David Gilmour) – Sorrow (live) – https://www.youtube.com/watch?v=q3ATfbYXqpc

Novembre

La scansione del tempo in piccoli segmenti ci aiuta forse a non avere troppa paura pensando a quello che verrà? E che cosa ci porterà novembre? E se qualcosa porterà, per quanto tempo resterà con noi? Se lo chiede anche il poeta:

Ti ha portata novembre. Quanti mesi
dell’anno durerà la dolceamara
vicenda di due sguardi, di due voci?
Se io avessi una leggenda tutta scritta
direi che questo tempo che ci sfiora
ci appartiene da sempre. Ma non sono
che un uomo tra mille e centomila
ma non sei
che una donna portata da novembre
e un mese dona e un altro ci saccheggia.
Sei una donna
che oggi tiene un naufrago impaziente
dimmi tu
sei scoglio
o continente?

Luciano Erba (Milano, 1922-2010), da Il nastro di Moebius, Mondadori, 1980

∞ ascoltando Mark Eliyahu – Always Now  https://www.youtube.com/watch?v=0TULOuRCF0M

Che colore?

sdr

Che colore ha il tuo tempo, oggi?

Qual è il colore del tempo?
Ognuno guarda in segreto la propria tavolozza
Se il giallo è un giovedì
Perché il bianco s’impossessa del domani?
Ci sono giorni sposati al grigio
Sono immortali
Altri sono infedeli
Passano dal rosso al blu
Attraversano cieli e mari
Poi cantano da mattina a sera
Sono sole e silenzio
Qual è il colore del silenzio?
Quello dell’anima sicura
Del corpo danzante nel giardino fatato
Perché dare agli istanti un colore?
Per evitare la solitudine il pozzo secco e profondo
La notte bianca e le stelle cadenti
Come fiori dimenticati in un vaso
Lasciato sulla soglia di una casa abbandonata.

Tahar Ben Jelloun (Fès, Marocco, 1944), da Dolore e luce del mondo, La nave di Teseo, 2021

ascoltando (e immaginando di dedicarla al tempo che resta) Ben Harper and The Innocent Criminals – In The Colors https://www.youtube.com/watch?v=BmwpzyLI74U

(per altri colori, puoi leggere qui)

Il tempo

time goes by

Sarà anche un gran signore, ma intanto ride di noi e se ne va.

Che scriva lettere, che semini,
che bruci il pacciame a primavera,
mi pare che il tempo sia in mio potere,
e invece se la ride di me!
Ma non appena l’anelito della poesia
si posa sul piatto della bilancia
all’improvviso
divengono inaffidabili
financo gli orologi più precisi.
Il bocciolo sogna del futuro,
dalle pagine spira il passato
e sfugge, a me che l’inseguo,
il folle tempo sconfinato.

Tat’jana Bek (poetessa russa, 1949-20005), traduzione di Evgenij Solonovi e Gario Zappi

 

♥ ascoltando Fairport Convention – Who Knows Where The Time Goes?

Che ti ha detto?

rose

Il tempo (con i suoi tempi) qualcosa lo dice a tutt*. A te che cosa ha detto?

Time has told me***

il tempo mi ha detto
che anche il sole, di notte, ha paura
e in un solo rimpianto affondiamo
giù – e più giù – che in un mare di pianto

– e poi – il tempo mi ha detto
che il coraggio s’impara cadendo
mentre le rose con tante, troppe spine
insegnano – forse – a non sanguinare

Irene Marchi, da Dimmi come stai, Cicorivolta Edizioni, 2022

*** Il titolo è “rubato” alla canzone Time Has Told Me di Nick Drake (bella da ascoltare e da leggere), quindi grazie!